Thuram, Zidane e i figli: la sveglia di Garlando

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Protagonisti nella vittoria del Mondiale di Francia nel 1998, ora i due campioni guardano giocare i loro pargoli, con esiti alterni

Luigi Garlando

Giornalista

Al Mondiale ‘98, Thuram segnò due gol in semifinale alla Croazia, Zidane due in finale al Brasile e la Francia tutta si rovesciò sui Campi Elisi. Fratelli di gloria. Oggi si dedicano alla famiglia. Sabato Zizou ha assistito al derby dei figli Theo (Cordoba) e Lucas (Granada), seconda divisione spagnola, mentre Lilian era al Maradona a seguire Marcus (Inter) contro il Napoli, per poi godersi, a Torino, il gol di Kephren. Da allenatore del Real Madrid, Zidane fece giocare un paio di partite a Lucas, portiere, e una all’altro figlio Enzo, centrocampista come Theo, arrivato al Real B. 

padre e mister

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Zizou, criticato, ha avuto occhi da padre più che da mister, poi ha lasciato che i figli scendessero in contesti più idonei. Lucas, che sabato ha subito 5 gol, e Theo sgomitano a centro classifica della B spagnola, Enzo si è ritirato a 29 anni. I figli di Lilian, che non ha mai vinto un Pallone d’Oro, giocano in nazionale e in grandi club. È la legge inesorabile del talento che segue linee di trasmissione insondabili. Vivaddio… Ne va della felicità dei ragazzi, della libertà di costruirsi un destino. Pensate che tortura se i figli dei migliori fossero condannati dal dna a essere i migliori, come i padri. Invece, il figlio di Pelè è stato libero di diventare un portiere mediocre e quello di Diego di partecipare a un reality con Ciccio Graziani. Vale la lezione di Khalil Gibran: “I tuoi figli non sono figli tuoi. Puoi cercare di assomigliare a loro, ma non volere che essi assomiglino a te. Tu puoi dare loro tutto il tuo amore, ma non le tue idee. Perché loro hanno le proprie idee”. E le proprie carriere.



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