Supercoppa, Inter rigori horror: le scelte di Chivu

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Calhanoglu ed Esposito costretti a guardare i compagni sbagliare, Zielinski messo ko dai crampi. Il tecnico: “Troppo rischioso far entrare i primi due e calciare a freddo”

In panchina il tuo specialista, il battitore principe, a guardare i compagni tirare i rigori uno peggio dell’altro. E il tuo giovane leone della cantera che si riscalda a lungo e poi non entra. A disperarsi, perfino più dei compagni per l’esito nei penalty, ieri sono stati sia Hakan Calhanoglu che Pio Esposito: Chivu ha spiegato di aver volutamente scelto di non farli entrare in extremis per non esporli al rischio di calciare a freddo. Chi si è preso la responsabilità, però, ha fatto un discreto disastro: i rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli, dice un antico adagio di questo gioco, ma si sono viste conclusioni migliori di quelle interiste di ieri. Alla fine, è franato tutto sui piedi dell’asse italiano: prima la conclusione prevedibile di Bastoni, poi quella sparata malamente alta da Barella. A loro si è aggiunto uno dei giovani più positivi di stagione: da Bonny una telefonata innocua a Ravaglia con prefisso saudita. Zielinski avrebbe di certo calciato se non fossero arrivati i crampi al flessore che lo hanno tirato via dal campo sul più bello. Lautaro, l’uomo che aveva sparacchiato a Madrid l’ultima volta, almeno l’ha messa dentro: nessun interista potrà mai gioirne. 

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