Juve-Douglas Luiz, le tappe di un fallimento da 700mila euro a partita

allgossip9@gmail.com
6 Min Read

Soltanto dodici mesi fa l’ingaggio del brasiliano dall’Aston Villa sembrava un gran colpo. Ecco come invece, dopo una stagione ai margini, si è rivelato per la Juve un flop clamoroso

Fabio Russo

Giornalista

Che qualcosa non andasse si doveva capire forse fin dal principio. Prima giornata della Serie A 2024-25, 19 agosto: allo Stadium la nuova Juve di Thiago Motta esordisce contro il neopromosso Como in un clima di grande entusiasmo per quello che sarebbe dovuto essere il nuovo corso bianconero all’insegna di bel gioco e gioventù. Il calciatore fin lì più pagato dell’estate (verrà poi superato da Koopmeiners) non c’è. Parte in panchina, perché il tecnico juventino gli preferisce un ragazzino all’esordio: Samuel Mbangula. Fuori all’inizio e fuori alla fine, Douglas Luiz: fuori dal campo prima e fuori dal progetto poi, anche se forse dentro la Juve lui non ci si è calato mai. Fin dall’atteggiamento con cui è sbarcato a Torino e con cui adesso la sta lasciando in contumacia.

l’ingaggio di douglas luiz alla juve

—  

Un bel colpo, sfruttando una grande occasione di mercato. Questa era l’opinione unanime tra gli addetti ai lavori nel momento in cui l’allora dt della Juve, Cristiano Giuntoli, confeziona l’operazione con l’Aston Villa: valutazione di 50 milioni per il brasiliano, ma con poco meno della metà del valore coperta dai cartellini di Barrenechea (8) e Iling-Jr. (14). Gli inglesi devono fare una plusvalenza entro il 30 giugno e si portano a casa due calciatori giovani, la Juve fa sbarcare in Serie A il miglior centrocampista della Premier League, reduce da una stagione da 10 gol e 10 assist. Sembra tutto perfetto. Anche perché i bianconeri cercano di supportarlo anche sotto il profilo personale e ingaggiano pure la sua (ormai ex) fidanzata Alisha Lehmann, calciatrice star social da oltre 16 milioni di follower, tesserata con la squadra Women. Ma c’è un’altra faccia della medaglia che alla Continassa scoprono presto, non appena Douglas Luiz si unisce ai compagni al lavoro. In allenamento Thiago Motta trova un calciatore abbastanza indolente, che preferisce avere il pallone tra i piedi piuttosto che buttarsi negli spazi come imporrebbe il suo stile di gioco, che al pressing alto e offensivo richiesto dall’allenatore risponde con un ritmo basso e compassato. Uniteci una condizione fisica precaria dopo la Copa America e otterrete la tempesta perfetta: 4 infortuni muscolari in stagione che lo rendono praticamente inutilizzabile.

juve, quanto è costato douglas luiz

—  

Così, i tifosi della Juve invece del brasiliano sorridente che esultava mimando una canna da pesca, si ritrovano di fronte un calciatore impacciato e imbronciato, che vedono in campo per appena 877 minuti su un totale di 4950 (il 18%), con sole 6 presenze da titolare su 27, l’ultima delle quali addirittura più di 5 mesi fa. Che tra costo di ammortamento annuo (9,7 milioni) e ingaggio al lordo (9,25) è costato alla Juve 21mila euro al minuto. O, se preferite, 700mila euro a partita. E che quando gioca combina solo guai, come i due goffi rigori in 5 giorni causati contro Lipsia e Cagliari, segnali di un giocatore scollegato dalla realtà in cui si trova. 

douglas luiz e lo sfogo social

—  

Tra un furto subito in casa dopo la partita contro la Lazio e una serata in discoteca dopo la sconfitta per 4-0 subita in casa dall’Atalanta, la stagione da “brutto anatroccolo” di Douglas Luiz si trascina sempre ai margini, da Thiago Motta a Tudor, con la miseria di 82 minuti giocati nelle 10 partite della gestione del croato. Lo sfogo social di fine aprile sembra uno scatto d’orgoglio. In realtà, forse, era solo l’anticamera della rottura di questi giorni. “Non sono venuto qui solo per pubblicare foto e voglio che le cose siano diverse. Perché un acquisto come il mio non ha giocato due partite consecutive con questa maglia? – sbotta il brasiliano rispondendo a un tifoso su Instagram -. Gli infortuni mi hanno ostacolato, sì. Ma per quanto tempo sono rimasto in panchina mentre ero in salute? Molto. Questi infortuni non erano normali. Continuerò a fare tutto per questo club, anche se a volte è difficile, non è facile, ma potete contare su di me!”. Invece non sarà così, perché al raduno per la prossima stagione, tre mesi dopo, Douglas Luiz non si è nemmeno presentato. Assenza ingiustificata, a certificazione di un fallimento totale. Forse ripensando a quella partita contro il Como, si poteva immaginare che c’era qualcosa che non andava. Ma nessuno avrebbe potuto pensare che sarebbe finita così male.



Share This Article
Leave a Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *