Vanoli, il Toro ha l’uomo in più. “Abbiamo tirato fuori il Dna granata”
August 26, 2024 | by allcalcio.it
Spirito nuovo. È un Torino orgoglioso quello che rimonta e batte l’Atalanta con il solito brivido finale, cancellato da una grande parata di Milinkovic-Savic sul rigore di Pasalic. Lo specchio di un Vanoli altrettanto affamato, attento, positivo. Il nuovo traino di un gruppo che cerca leader e stimoli in campo, ma anche in panchina. I primi tre punti in assoluto nella carriera di un allenatore che si è appena affacciato alla Serie A. E dopo aver messo paura al Milan a San Siro, ha fatto lo stesso con un’altra candidata alle posizioni di vertice.
«Complimenti ai miei, abbiamo messo un altro tassello alla nostra crescita – le parole dell’allenatore del Torino a fine partita -. È la dimostrazione che stiamo diventando squadra e che stiamo capendo le nuove idee. Contro l’Atalanta abbiamo superato un grandissimo esame». Una prova ancora più pericolosa dopo una settimana di stress e polemiche, davanti ad un pubblico che ha saputo incanalare la protesta per la cessione di Bellanova solo nei confronti del patron Cairo e spingere una squadra ad una mezza impresa, viste le condizioni in cui è arrivata all’appuntamento, ancora senza i rinforzi richiesti dall’allenatore.
«È stato bellissimo vedere l’atmosfera in Maratona, anche per i giocatori – prosegue Vanoli -. Tirando fuori il Dna granata abbiamo dimostrato di poter accendere i nostri tifosi. Più compattati dopo l’ultima settimana? No, perché questo gruppo ha sempre dimostrato di voler fare qualcosa di nuovo e importante. Crediamoci, cresciamo. E Cairo non l’ho sentito: sono franco con tutti, apro e chiudo parentesi, il direttore Vagnati ci è sempre stato vicino, non c’è nessun problema».
Bello e fortunato (per i due pali colpiti dall’Atalanta), il Torino ha comunque confermato, migliorandoli, gli spunti mostrati a Milano. Gioco veloce e palla a terra, con improvvisi capovolgimenti di fronte. Ha confermato anche le apnee finali, stavolta però è finita diversamente. «Dobbiamo migliorare negli ultimi minuti – ancora Vanoli -, ma anche l’anno scorso questa squadra ha subito tanti gol in extremis, i ragazzi non hanno superato del tutto mentalmente queste situazioni. Se andiamo in vantaggio, poi ci abbassiamo troppo, ma è una cosa normale quando si costruisce una squadra. Mercato? Da quando sono arrivato il club sa dove bisogna intervenire. Ho pazienza».
Tra i protagonisti del match Ricci, che ha confermato di trovarsi molto bene negli schemi del nuovo allenatore. L’ex dell’Empoli sottolinea il concetto di squadra che tanto piace all’allenatore. «Queste settimane possono capitare, non eravamo preoccupati dell’ambiente – il pensiero del centrocampista -, l’importante è rimanere uniti, prestazioni del genere non sono banali, l’Atalanta ci ha messo molto in difficoltà, ma abbiamo saputo soffrire: sintomo di grande gruppo e coesione. Siamo in una buona direzione e che bello il gol di Ilic, sono molto contento per lui. Bellanova? Mi è dispiaciuto, lo siamo tutti, era importante anche nel gruppo. Ma sono felice per lui, è andato a giocare la Champions. L’ho chiamato dopo la partita, non mi ha risposto…».
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