
La Juventus ricorda così Vialli, nel giorno in cui avrebbe festeggiato il suo compleanno: ecco cosa è stato detto
“Gianluigi Vialli non si commemora, si festeggia.”
Così ha scritto la Juventus nel giorno del suo sessantunesimo compleanno, con un tono che somiglia più a un abbraccio che a un ricordo. Perché certi uomini non si archiviano nel passato: restano. Si infilano nelle maglie, negli spogliatoi, nelle memorie vive di chi ha avuto la fortuna di incrociarli.
Vialli è stato tante cose: un attaccante con il fuoco negli occhi, un capitano capace di stringere la squadra nei momenti difficili, un dirigente lucido, un uomo dal cuore gentile. Giorgio Chiellini – oggi uomo di strategia per il club bianconero – l’ha detto con parole che arrivano dritte: “Il suo ricordo è fonte di ispirazione quotidiana per me e per i nostri giocatori”. Come a dire: la sua assenza pesa, ma il suo esempio pesa di più.
E allora, per rendergli omaggio senza cadere nella retorica, la Juventus e la Fondazione Vialli e Mauro hanno scelto lo stile: una collezione esclusiva ispirata a Luca. Una maglia autografata, bella davvero, che ha il sapore della memoria vissuta e non solo raccontata. Un oggetto che parla di lui, ma anche di chi lo indosserà con orgoglio.
Massimo Mauro, amico e compagno di mille battaglie, lo dice nel modo più giusto: “Una guida silenziosa, maestro di ironia, amante della vita”. E questa iniziativa non è solo un ricordo. È un aiuto concreto per la ricerca sulla SLA e per la prevenzione del cancro. È Vialli che continua a fare la differenza. Anche da lassù.