Inter-River Plate conferenza Gallardo | Gazzetta.it

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Il tecnico degli argentini: “Siamo in una buona posizione, abbiamo vinto la prima partita e meritato chiaramente di più nella seconda. Ma queste sono le regole…”

dal nostro inviato Filippo Conticello

Gli arcinemici del Boca se ne sono appena tornati in Argentina, con la beffa di un pari bizzarro contro gli amatori dell’Auckland, anche per questo l’umore in casa River è abbastanza alto: la rivalità a Baires è seria, anzi sacra. Marcelo Gallardo, leggenda del club con la “banda” e tecnico che cerca una qualificazione Mondiale a differenza dei rivali, non vorrebbe però fare la fine dei bosteros e, per questo, ha caricato la partita contro l’Inter definendola nella conferenza di vigilia come “una finale”: frase fatta di solito, ma non stavolta, non quando c’è di mezzo la mistica dei millonarios che in questo stesso stadio, il Lumen Field di Seattle, saranno accompagnati da 20mila tifosi. “Siamo in una buona posizione per affrontare la partita nel modo giusto, anche se è decisiva, se è cruciale, se è una finale. E, nonostante le assenze, la faremo nel miglior modo possibile…”, ha detto Gallardo, schietto e pure ottimista. Riguardo alle assenze (Driussi, Castaño, Enzo Pérez e Galoppo), invece, non si è esposto e non ha voluto anticipare qualcosa: “Farò le scelte più logiche, ma non ho ancora un piano”. 

river plate, servono i gol

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Gallardo deve riuscire soprattutto a far saltare il tappo, a segnare i gol mancati contro il Monterrey: “Speriamo di poter segnare… Dobbiamo creare occasioni, ma anche difendere bene contro una squadra che attacca con molti giocatori e adotterà un approccio simile al nostro”. Un’ultima frase, quest’ultima, che fa pensare alla possibilità che il River si schieri a specchio, con un 3-5-2 e con il gioiello Mastantuono accanto a Colidio, ex Inter. “Finora siamo stati all’altezza del compito. Abbiamo vinto una partita, quella d’esordio, e abbiamo chiaramente meritato di vincere l’altra. Ora, al di là delle assenze, vedremo quali possibilità abbiamo contro la finalista di Champions, una squadra che ha fatto la storia nel calcio europeo negli ultimi anni. E qui non è stato facile nemmeno per loro… Se guardiamo la classifica, siamo in testa al girone, non è poco”.

le regole di gallardo

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El Muñeco – Gallardo lo chiamano così, “bambolotto”, da quando ha esordito nelle giovanili per la struttura fisica – ha concluso parlando dei regolamenti e degli incroci possibili in caso di arrivo a pari punti: “Queste regole erano note in anticipo, nessuno ne ha parlato finché non sono successe certe cose, e ora invece tutti sono sorpresi… Potrebbe essere un problema per qualcuno, magari verranno corrette in futuro, se lo riterranno opportuno”.



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