Italia al Mondiale 2026, tutte le strade di Gattuso

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L’Italia ha davanti a sé sei partite da vincere, e non è detto che con 18 punti arrivi primo posto. In caso di spareggi, importante essere teste di serie

Fabio Licari

Giornalista

Sei punti. Anche brutti, sporchi e cattivi, ma tutti e subito, per sperare. Sei punti a a settembre contro Estonia e Israele, per noi come due finali. Ce ne saranno altre quattro, di finali, tra ottobre e novembre. Vincerle tutte non è detto garantisca il primo posto. “Sarà difficile”, ha detto Gattuso a Gravina. Sarà obbligatorio tentare. Il nuovo ct, la chiamata collettiva, i progetti di ripartenza: è il momento della luna di miele, dei sogni. A settembre sarà il momento dei punti. 

situazione

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In classifica siamo al terzo posto, anche Israele è davanti ma con una gara in più. Il nostro obiettivo minimo è restare nella scia della Norvegia. Abbiamo sei partite ancora. A settembre Estonia (Bergamo) e Israele (sul neutro di Debrecen, Ungheria). Un mese dopo le virtuali gare di ritorno contro estoni (Tallin) e israeliani (possibile Udine). Si chiude a novembre contro la Moldova (Chisinau) e infine la Norvegia, gran finale, probabilmente a Roma. 

obiettivo

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Dobbiamo arrivare a Italia-Norvegia, il 16 novembre, con 18 punti. Quella sera Haaland, che può vincerle tutte, sarà a quota 21. Possiamo sportivamente sperare che inciampi qui e là, in fondo l’1-0 stentato in Estonia qualche speranza la infonde, ma pensiamo allo scenario peggiore. Dovremo quindi battere la Norvegia e sperare nella differenza gol, decisiva in caso di pari punti. Non siamo messi benissimo: loro +11, noi -1. 

scenari

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Che cosa può succedere? 1) Primo posto: siamo qualificati al Mondiale, partecipiamo al sorteggio (a dicembre negli Usa, pare), siamo magari teste di serie in uno dei 12 gruppi entrando tra le prime 9 del ranking Fifa. 2) Secondo posto: andiamo ai playoff. 3) Dal terzo posto in giù: siamo fuori, a meno che non ci ripeschino ai playoff grazie alla Nations. 

ripescati?

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Noi non abbiamo vinto il gruppo di Nations, quindi abbiamo 14 squadre davanti in questa “ultima spiaggia”. Molte di quelle che ci precedono, però, finiranno al primo o al secondo posto del loro gruppo mondiale e quindi non ci preoccupano. Sono, in ordine: Spagna, Germania, Portogallo, Francia, Inghilterra, Norvegia, Galles, Cechia, Romania, Svezia, Nord Macedonia, Nord Irlanda, Moldova e San Marino. Le ultime due ci precedono di sicuro, perché non possono qualificarsi nei rispettivi gruppi, le altre chissà. 

playoff

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Premesso che il terzo posto sarebbe un disastro, parliamo di playoff cui partecipano le 12 seconde e le 4 dalla Nations. Queste 16 squadre saranno divise al sorteggio (fine novembre) in 4 fasce: le 12 seconde ordinate in base al ranking Fifa, noi dovremmo essere sicuramente in prima fascia da teste di serie; nell’ultima fascia le 4 di Nations. Si comporranno 4 mini-tabelloni da 4 squadre. Importante essere in prima fascia per affrontare in semifinale, in casa, il 26 marzo, una delle presunte “piccole” (sempre ricordando lo scherzetto della Macedonia…). Poi, in finale, la vincente di un’altra semifinale. E qui, tra le potenziali seconde, Turchia e Slovacchia non sarebbero clienti piacevoli. Partita il 31 marzo, sede da sorteggiare. Due date, quelle di marzo, che sarebbe bello dedicare alle amichevoli delle qualificate. 

sorteggio

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A proposito di sorteggi: quello della fase finale non ha ancora una data, ma dovrebbe essere negli Usa nella prima metà di dicembre. Per la prima volta parteciperanno 48 finaliste, non più 32. Le squadre saranno divise in 4 fasce da 12. Nella prima le 3 ospitanti (Canada, Usa, Messico) e le 9 migliori per ranking Fifa. Quindi avanti sempre per ranking fino all’ultima fascia, nella quale saranno inserite anche 6 “X”. I playoff si giocano il 26 e il 31 marzo del 2026. Conseguenza? Al sorteggio di dicembre le 4 europee saranno 4 “X” nell’ultima fascia, dove troveremo altre 2 “X”: le 2 vincenti degli spareggi tra 6 squadre degli altri continenti (2 Nordamerica, 1 Sudamerica, 1 Asia, 1 Africa, 1 Oceania), anche questi a marzo. Nessuna europea supplementare: 16 è il massimo concesso, per il 2030 qualcosa andrà proposto. Proprio mentre qualcuno (Uruguay) ha intanto chiesto di allargare l’edizione 2030 a 64 squadre. Un’eresia come quella di giocare ogni due anni: sarebbe la fine della sacralità del Mondiale.



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