Milan, cosa farà il nuovo ds Tare oltre al mercato

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Quando il nuovo ds si insedierà avrà subito l’agenda piena. Dalla scelta dell’allenatore alla comunicazione, ecco tutti i nodi da sciogliere

Esopo avrebbe senz’altro trovato spunti a Milanello. Perché la bandiera a scacchi per il nuovo ds che finalmente inizia a intravvedersi sul rettilineo finale, è un po’ come la favola della lepre e della tartaruga. Dove il Milan ha fatto la parte di entrambe. Lentezza fisiologica e, allo stesso tempo, appisolamento inopportuno lungo il percorso tra indecisioni, casting eterni, presumibili divergenze di vedute interne e tentativi di reclutamento andati a vuoto. Negli ultimi due-tre mesi il club rossonero aveva il non trascurabile vantaggio – l’unico, peraltro – di poter iniziare in anticipo rispetto agli altri la pianificazione della prossima annata. Risultato: vantaggio temporale praticamente annullato, Igli Tare inizierà il suo mandato a stagione ufficialmente conclusa. Ma, per come si stava mettendo, si può dire che sia persino andata bene. L’ex dirigente della Lazio, non appena si insedierà, troverà un ambiente particolare: equilibri da ristabilire, depressione sportiva da curare. Il suo sarà un ruolo particolarmente delicato. Vediamo alcuni dei punti più caldi di cui dovrà occuparsi fin da subito. Punti che in questa stagione sono stati oggettivamente deficitari.

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