In Germania per qualche giorno si è rivisto il vero Kenan, il ragazzo più che il calciatore. Perché è anche così che il 10 della Juve si prepara alla firma del rinnovo e al prossimo campionato
Tornare bambini è possibile. Basta un aereo che ti riporti a casa per qualche giorno, il tempo giusto per staccare per davvero, per rivedere le facce con cui sei cresciuto e quei luoghi del cuore testimoni di una bella storia. Kenan Yildiz dopo il Mondiale per club ha scelto anche la sua Ratisbona come meta delle sue vacanze estive. Gli amici di sempre, il campetto su cui ha calciato il pallone per le prime volte, un cantiere. Sì, il numero 10 della Juve è stato immortalato anche con alcuni operai. Frammenti di vacanze atipiche. Se cercate foto di isole deserte, palme e alberghi extra lusso, il profilo Instagram di Yildiz è il posto sbagliato. E, immancabile, con lui c’è quel Dean Huijsen con il quale il filo dell’amicizia non si è mai spezzato nonostante vestano ormai maglie diverse. Il turco e lo spagnolo, in coppia col padre Donny, si sono sfidati sul campo da padel.
SPIDERMAN
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È stato Rainer Fleischmann, fotografo di Ratisbona, ad aver documentato le vacanze del 10 bianconero con immagini di qualità; sul suo rullino, ambitissimo dalle celebrità del cinema e della moda, ha catturato Kenan e non il solito Yildiz. I sorrisi e gli scambi in campo con il suo miglior amico Can Uzun, trequartista dell’Eintracht, come lui classe 2005 e nato a Ratisbona (una delle più turche città della Baviera, distante meno di due ore di macchina da Herzogenaurach, il quartier generale dell’Adidas dove la Juve si allenerà a inizio agosto), e poi il suo cagnolino, il suo campetto, le pareti dei palazzi vicino ai quali sfidava a muretto gli amici, momenti con alcune delle persone più importanti della sua vita.
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Un carosello che termina con un’immagine di Spiderman di spalle. Criptico. Ma che Yildiz avesse qualche superpotere si era già intuito in campo. Ed è per questo che ora i tifosi juventini scalpitano in attesa dell’annuncio del suo rinnovo di contratto, a un anno dal precedente che gli aveva anche consegnato il numero dell’idolo Del Piero. Una firma che consacrerà quel Peter Parker del pallone come supereroe alla vigilia di una stagione da big sotto ogni punto di vista. Niente mantello o costume, a lui basta il suo 10 sulle spalle.
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