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Weah studia già da leader Juve: tanta corsa, gol e parole misurate – La Gazzetta dello Sport

August 30, 2023 | by allcalcio.it

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Giovanni Albanese
La prima Juve della stagione nel segno di Timothy Weah, la scommessa dell’area scouting del club e – almeno fin qui – l’unico volto nuovo della rosa a disposizione di Max Allegri. L’esterno statunitense, prelevato dal Lilla, si è già inserito al meglio negli schemi provati nelle prime settimane di ritiro tra Continassa e tournée americana: ad aumentare le aspettative sul suo conto, la pesante eredità lasciata a Torino da Juan Cuadrado, che non dovrà far rimpiangere. 
Il figlio di George è cresciuto nel Psg, sa dunque come si sta in un top club. La Juve dovrà disertare il calcio europeo per una stagione (per decisione della Uefa) ma è intenzionata a riprendersi presto la Champions League centrando almeno il quarto posto nel prossimo campionato, puntando a costruire nel frattempo lo zoccolo duro del nuovo ciclo. Weah ha un trascorso da attaccante esterno, ma negli ultimi anni ha fatto meglio da terzino. La combustione delle esperienze passate lo rende un quinto di livello: gli osservatori bianconeri, coordinati da Matteo Tognozzi, e il direttore Giovanni Manna (prima che arrivasse Cristiano Giuntoli) lo hanno proposto con motivazioni strutturate, Max Allegri ha sposato l’idea. 
Nelle prime uscite con Milan e Real Madrid, non solo Weah ha dimostrato di avere prospettiva da top club ma ha dato anche la sensazione di poter diventare presto un riferimento della nuova Juve. Certo, va detto che la struttura fisica lo aiuta molto ad entrare in condizione prima di altri: ma tutto fa brodo e il calciatore ha cominciato a scalare le gerarchie di squadra. Tanto che il club sta pensando seriamente di valutare un altro eventuale innesto sulla destra solo in caso di reale opportunità, considerato che per l’americano ha già fatto un investimento da 14 milioni complessivi (compresi i bonus). La sua presenza in rosa, tra l’altro, è strategica pure ai fini del posizionamento commerciale del club negli Usa.
Timothy a Torino ha trovato diversi amici di vecchia data. Rabiot lo ha accolto nel migliore dei modi alla Continassa e gli ha dato le prime indicazioni base per addentrarsi subito nel mondo bianconero. Al pari di Pogba, che ha parlato molto con lui durante la tournée americana. Weah ha ritrovato anche Kean, con il quale da tempo ha un ottimo rapporto extra campo, e McKennie, suo compagno di nazionale. Ha scoperto in questi giorni un’ottima intesa con Iling e, più in generale, non ha perso tempo per farsi apprezzare da tutti gli altri. “Ha un motore importante, corre tanto e ha tantissima energia – ha detto Tek Szczesny, al termine dell’ultima amichevole contro il Real Madrid -. Sono contento per lui”, riferendosi alla sua prima rete juventina. Gol a parte, il calciatore si è già messo in luce in chiave assist e per pulizia di gioco. 
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Altro aspetto che lascia ben sperare per il suo inserimento nella Juve, è il modo in cui Weah lascia intravedere un portamento da leader. Anche attraverso le parole: “Sono contento, è stata una bellissima vittoria – il suo commento post amichevole col Real Madrid -. Abbiamo giocato bene il pallone, combattuto e lavorato duro per ottenere questo risultato (i bianconeri hanno vinto per 3-1, ndr). Volevamo vincere e ci siamo riusciti, siamo contenti”. Timothy è stato premiato come Mvp della serata di Orlando, dopo il buon match contro il Milan della settimana scorsa, sperando di replicare presto in Italia. Nel mirino c’è la Serie A, dove suo padre ha lasciato il segno – con la maglia del Milan – tra il 1995 e il 2000. 

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