Il serbo, autore del gol che ha aperto la sfida vinta contro l’Udinese, non nasconde le responsabilità della squadra nell’addio a Tudor e non chiude alla possibilità di restare
Il vero Dusan Vlahovic è tornato e ha scacciato gli incubi della Signora, come nei momenti migliori. Per una sera conta soltanto quello e tutto il resto passa in secondo piano, anche il contratto sempre più vicino alla scadenza (giugno 2026) e i corteggiamenti delle big europee. “Esiste ancora la possibilità di rinnovare l’accordo con la Juventus? Non so quanti mesi manchino – sottolinea il bomber serbo a fine partita -. Nel calcio mai dire mai, però non so quello che potrà accadere. In ogni caso, non ha senso parlarne adesso vista la situazione in cui siamo. Bisogna parlare poco e lavorare tanto. Sono concentrato soltanto sul presente e il mio unico pensiero è far vincere il più possibile la Juventus”. DV9 lo ha dimostrato una volta di più e non soltanto per il ritorno al gol dopo 43 giorni e 286′ di astinenza. Dalla doppietta al Borussia Dortmund (16 settembre) al timbro contro l’Udinese. Dusan ha ritrovato la rete e interrotto la serie negativa della Juventus, che veniva da 3 sconfitte e 4 partite senza gol. Prestazione totale, da leader tecnico ed emotivo. Il timbro su rigore che ha sbloccato la gara in avvio, l’esultanza rabbiosa, il raddoppio sfiorato a più riprese, il sacrificio in fase di non possesso. Atteggiamento che ha infiammato l’Allianz Stadium, che all’uscita dal campo lo ha omaggiato con una standing ovation da brividi. “Ho vissuto alti e bassi con i tifosi. Ringrazio il pubblico per la spinta e gli applausi, ma li merita tutta la squadra. Io cerco di dare una mano anche quando non segno, di leader ne abbiamo diversi nello spogliatoio”.
john elkann parla alla squadra
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Appunti preziosi per il nuovo allenatore Luciano Spalletti, pronto a ripartire dal serbo al centro dell’attacco. E anche per John Elkann, ad di Exor e nipote dell’Avvocato Agnelli, che a fine partita è sceso negli spogliatoi e si è complimentato con tutti di persona. Dusan è sempre più il capocannoniere bianconero con 5 gol tra Serie A (3) e Champions (2). “Sono consapevole – continua il serbo – che dal nove della Juve ci si aspetti un gol a partita, io per primo vorrei segnare cento reti a stagione”. Adesso la speranza è che l’effetto Spalletti, uno che ha sempre esaltato le sue punte – da Totti a Dzeko, da Icardi a Osimhen – funzioni anche con Vlahovic, David, Openda e in generale con la Signora tutta. “Dovevamo vincere e ci siamo riusciti, ma non dovevamo subire il pareggio a fine primo tempo. Nella ripresa siamo entrati in campo con ferocia e abbiamo meritato il successo sull’Udinese. Abbiamo mandato un segnale, adesso è importante darne altri”. Nelle prossime ore la Signora inaugurerà l’era Spalletti, ma Vlahovic non si nasconde e richiama la squadra alle proprie responsabilità: “Abbiamo cambiato tre allenatori in un anno e mezzo e la colpa è di tutti, dobbiamo guardarci allo specchio. Ringrazio Tudor per quello che ha fatto”.
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