Vlahovic, e l’intesa con Modric e Leao: perché Dusan sarebbe il centravanti ideale per Max

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I passaggi in profondità del croato (ma anche del neoacquisto Ricci) potrebbero rappresentare una variante tattica per il nuovo Milan, così come le sponde o il dai vai con l’esterno portoghese

Febbraio 2022, Dusan Vlahovic è da pochi giorni alla Juve e Massimiliano Allegri, allenatore della Juve, lo incorona: “Con Haaland e Mbappé, è uno dei centravanti più forti. Ha qualità straordinarie e tanta voglia di migliorare, però alla Juve c’è una pressione diversa”. Aprile 2024, Allegri è sempre a Torino, ma per poco, all’orizzonte già si intravvede il profilo di Thiago Motta. In un’intervista all’Equipe, Vlahovic dice: “Ho la fortuna di lavorare con Allegri, che è uno degli allenatori più forti degli ultimi vent’anni e sa come parlare con i suoi giocatori. Mi aiuta molto”. Allegri e Vlahovic sono stati insieme alla Juve per due stagioni e mezza, tra il febbraio del 2022 e il giugno del 2024. Con Allegri, il serbo ha giocato 99 partite e segnato 41 gol, assieme hanno vinto la Coppa Italia del 2024. Non si può dire che tra i due ci fosse un idillio. A Vlahovic non garbava che certe volte Allegri lo sostituisse e sbuffava. Allegri però sfruttava Vlahovic per quello che il serbo era ed è, un centravanti con la porta in testa. Al contrario, Thiago Motta, il successore di Allegri, esigeva corsa, pressioni e partecipazione, tanto che, a novembre del 2024, in ritiro con la Serbia, Vlahovic spedì all’allenatore italo-brasiliano il messaggio della rottura: “Per me, in nazionale, è più facile perché gioco con Mitrovic, un’altra punta, e perché nessuno mi ordina di rincorrere gli avversari”. 

il triangolo di max

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Se Vlahovic andasse al Milan, Allegri non gli chiederebbe di sfiancarsi nel lavoro di rottura delle azioni altrui. E Vlahovic, in rossonero, troverebbe un’altra punta con cui dialogare e dividere onori e oneri, Rafa Leao, anche se il portoghese è un’ala, non un centravanti-bis come Mitrovic. Al centro dell’attacco milanista, nel 4-3-3 di Allegri, Vlahovic ci starebbe bene. Alla sua destra avrebbe Pulisic, alla sinistra Leao e alle spalle Ricci come regista e Modric come mezzala sinistra, con Fofana interno di destra. È facile disegnare un “triangolone” con Modric in basso e con Leao e Vlahovic davanti, tra fascia mancina e centro. Un triangolo delle Bermuda in cui molti avversari rischierebbero di sparire. La palla di Ricci o Modric per Vlahovic in profondità sarebbe la cosa più naturale, ma potrebbero innescarsi dialoghi interessanti tra Vlahovic e Leao, sponda dell’uno e cross dell’altro, con il serbo a chiudere il dai e vai. In ogni caso, vietato cedere Santiago Gimenez, perché è forte e perché due centravanti sono meglio di uno.

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