Entrambi serbi, attaccanti, scuola Partizan, uno cerca di riprendersi un posto al sole e l’altro di scalare le gerarchie. I destini incrociati (e diversi) dei due Vlahovic d’Italia
Vlahovic contro Vlahovic. Sarebbe questo il titolo da grande schermo per introdurre una riflessione che lega i due giocatori di Serie A col cognome uguale e i destini diversi. La questione, tuttavia, è meno cinematografica di quanto si possa immaginare ma in qualche modo un divorzio quasi alla Kramer contro Kramer anche qui è parte della trama. Sia a Torino sia a Bergamo c’è un Vlahovic. In Juve-Atalanta, omonimi contro senza affrontarsi, probabilmente si guarderanno dalla panchina e lo faranno con sentimenti differenti. Entrambi serbi, entrambi punte. Quello juventino è più alto di qualche centimetro e ha quattro anni in più dell’atalantino. Tutti e due sono cresciuti nel Partizan di Belgrado. Dusan è arrivato in Italia a 18 anni, Vanja anche perché era il gennaio 2023 e i 19 li ha festeggiati il 23 marzo di quell’anno. Parentela? Nessuna. Segni particolari? Un futuro diverso. Per tornare sul grande schermo, in sostanza: ne resterà uno solo. Nel campionato italiano, si intende. E l’Highlander in questione è il ventenne dell’Atalanta.
