La Serie B ha varato l’inizio della stagione 2024-2025 con la presentazione del nuovo calendario.
Nella splendida cornice di Piazza Europa di La Spezia tra gli ospiti d’eccezione della serata tutti i dirigenti delle squadre di Serie B oltre a tre campioni che in Serie B hanno giocato e lasciato il segno: Marco Sansovini, Daniele Cacia e Totò Di Natale.
Daniele Cacia, 134 gol all’attivo in Serie B, è il secondo miglior marcatore della storia di questo campionato, dietro solo ad una leggenda come Stefan Schwoch.
A dirla tutta, il primato di Schwoch e Cacia potrà essere messo in discussione da Massimo Coda, a cui mancano solo 8 gol per eguagliare il record assoluto.
Daniele Cacia, catanzarese di nascita, non ha mai avuto occasione di giocare per i colori della propria città, ma, da buon tifoso della propria squadra, non può certo rimanere indifferente allo strepitoso percorso avviato proprio in questi anni dalla dirigenza giallorossa.
Di tutto ciò, Cacia ha parlato ai nostri microfoni: «io sono contento e orgoglioso, come ho sempre detto, di quello che ho fatto in questo campionato. Chiaro che c’è Massimo (Coda, n.d.r.) che comunque è un altro grandissimo bomber di questa categoria e direi che l’età gioca a suo favore.
“Il “mio” Catanzaro? È una novità anche quest’anno come lo era l’anno scorso, ma probabilmente con un assetto un po’ più quadrato. Quest’anno andando via allenatore e qualche giocatore importante dovranno essere bravi sia a livello societario che a livello tecnico, la squadra dovrà amalgamarsi come ha fatto gli anni passati”.
Cacia: “Vivarini ha cambiato la storia del Catanzaro”
L’addio di Vivarini? “Su Vivarini posso dire che è quello che ha trasformato il Catanzaro da una società normale a una società vincente negli ultimi due anni. È un allenatore che seguivo già quando giocavo io: ai tempi si vedeva già fosse un grandissimo allenatore e le sue squadre giocavano sempre bene a calcio. Ricordo il suo Latina che giocava veramente bene a calcio, quindi chapeau”.
La storia di Cacia e le sue origini di Catanzaro fanno subito pensare a chi ha avuto la possibilità di tornare nella propria città e diventare riferimento assoluto: quel Pietro Iemmello che dopo tanto girovagare è tornato a casa da capitano e trascinatore del Catanzaro.
“Io non ho avuto questa possibilità di tornare a Catanzaro per scelta e perché per ambizioni quando io ero in B non c’è mai stata la possibilità che le strade si incrociassero. È chiaro che se fosse stato oggi 10 anni fa e il Catanzaro mi avesse chiamato probabilmente sarebbe stato un mio sogno e sarei stato orgoglioso di andare a giocare nella squadra della mia città”, spiega Cacia. “In quegli anni là, purtroppo, avevamo delle ambizioni diverse. Eravamo in categorie diverse quindi non c’è mai stata possibilità che questo rientro si concretizzasse.
Chi ha fatto questo percorso è stato invece l’attuale numero 9 del Catanzaro: Pietro Iemmello.
“Pietro è stato bravo, lo ammiro moltissimo perché si è messo in gioco in una piazza difficile, perché quando sei a casa tua diventa ancora più difficile quindi è stato molto bravo. Gli auguro di arrivare di nuovo in serie A ma con il Catanzaro.”
Una squadra a cui, oltre il Catanzaro, Daniele Cacia è molto legato è Cesena. L’ultima maglia che ha vestito in Serie B e una squadra che in questa stagione ha ottenuto il ritorno nella categoria cadetta.
“Cosa mi lega al Cesena? In generale tutto perché in quella piazza lì siamo stati benissimo sia io che la mia famiglia. Il Cesena l’ho conosciuto da vicino ed è una piazza che non può stare in categorie più basse: è una piazza che deve stare almeno in Serie B”, conclude Cacia.
Morganti (DG Catanzaro): “Serie B livellata. Puntiamo su Caserta”
Dopo il secondo marcatore all time della storia della Serie B, ai nostri microfoni è intervenuto il nuovo Direttore Generale del Catanzaro, Paolo Morganti, per parlare della situazione in casa giallorossa:
“Siamo sicuramente una squadra che sta cambiando tanto ma ci faremo trovare pronti per l’inizio della stagione sportiva. Dobbiamo comunque consolidare quello che è stato fatto l’anno scorso, ma siamo pronti. La Serie B è un campionato competitivo perché abbiamo visto che è molto livellato, e anche oggi lo ha spiegato e ribadito chi ha fatto e fa la Serie B da tanti anni. Affronteremo giornata dopo giornata”, spiega Morganti.
Ci si sofferma poi sulla scelta di affidare la panchina a Caserta dopo l’addio di Vivarini direzione Frosinone.
“La scelta di Caserta è naturalmente una scelta da parte della direzione sportiva, ma quello che mi ha colpito sul lato umano è la voglia di rimettersi in gioco e la capacità di entrare in sintonia nello spogliatoio con i giocatori. Questa voglia di creare un ambiente di lavoro piacevole mi è piaciuta molto.
Le esperienze passate? Il calcio è fatto di alti e bassi, l’importante è rimettersi in gioco dopo un periodo magari meno piacevole”.
Si torna poi sulla stagione dello scorso anno e sulle ambizioni in quella appena iniziata.
“Quello del Catanzaro lo scorso anno è stato un campionato sorprendente per tanti motivi: la promozione, il pubblico che ha dato una mano incredibile in una stagione veramente performante. Gli addi? Ci sono giocatori che hanno manifestato ambizioni diverse.
Io credo che si debba puntare soprattutto sul lato umano, quindi cercando giocatori con la voglia di far bene unita naturalmente a una progettualità di lungo periodo perché è importante anche questo aspetto di progettare la tua squadra, di patrimonializzare il club con degli investimenti anche su ragazzi giovani che possono crescere al fianco dei più esperti“.
E tra gli “esperti” c’è sicuramente Pietro Iemmello: anima e guida del Catanzaro nella scorsa stagione.
“Iemmello deve mettersi a disposizione del gruppo tramandando i valori che legano il club alla città. Ha un senso di appartenenza incredibile e sono certo che metterà la sua esperienza a disposizione di tutti i ragazzi, giovani e non, che arriveranno.
Chiosa finale su un appuntamento sentitissimo in città: il Derby contro il Cosenza che il calendario ha messo in scaletta per la giornata del Boxing Day il prossimo 26 dicembre.
“Sarà un Natale particolare, speriamo di ripeterci con gli stessi risultati dell’anno passato, ma dobbiamo costruire giornata per giornata quello che sarà il Catanzaro nella stagione 2024/2025”, chiosa Paolo Morganti.
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