Vieri: “Inzaghi? Lavoro top, svuotato dal 5-0. Ho saputo che…”

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Bobo Vieri ha rilasciato una lunga intervista a The Italian Football Podcast. Tanti gli argomenti toccati dall’ex attaccante nerazzurro

Bobo Vieri ha rilasciato una lunga intervista a The Italian Football Podcast. Tanti gli argomenti toccati dall’ex attaccante nerazzurro. Non solo Inter, anche la crisi dell’Italia nuovamente a rischio di non qualificarsi ai Mondiali.

Perché l’Italia non produce più attaccanti di livello mondiale

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“Non ne ho idea (di cosa sia successo). Quando giocavo in Nazionale, c’eravamo io, Inzaghi, Del Piero, Baggio, Montella, Totti, Casiraghi, Zola, Vialli, Ravanelli, Mancini… avevamo un’infinità di numeri 9 e numeri 10. Parlavo con Pippo Inzaghi la settimana scorsa, e mi ha detto: ‘Bobo, per 35 anni abbiamo avuto i migliori attaccanti del mondo, e ora invece stiamo vivendo una grande carestia”

Kean e Retegui? “Due ottimi attaccanti”

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“Però abbiamo Kean e Retegui. Sono due attaccanti molto validi. Se giocano insieme, possono essere davvero pericolosi. Kean è un centravanti fenomenale, davvero. Retegui è uno di quelli che in area non perdona. È un killer. Quindi, con questi due, non abbiamo lo stesso problema che abbiamo avuto negli ultimi 10-15 anni.”

L’Italia DEVE qualificarsi ai Mondiali 2026: “Mi si è spezzato il cuore a mancare due edizioni”

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“Sì, l’ho detto a mia moglie la settimana scorsa: ‘Preparati, andiamo un mese in America per i Mondiali.’ Lei mi fa: ‘Andiamo a vedere l’Italia o le altre?’ E io: ‘Andiamo a vedere gli Azzurri. Durante i Mondiali, quando vedo una maglia gialla so che è il Brasile. Vedo il bianco e so che è la Germania. Il blu? È l’Italia. L’Italia deve sempre essere ai Mondiali. Sempre. Che sia una buona squadra o meno, dobbiamo partecipare. Siamo un Paese nato per vincere i Mondiali. Non esserci per due edizioni di fila… mi si è spezzato il cuore. È peggio che essere lasciato da una ragazza”

Perché Inzaghi ha lasciato l’Inter – “Lavoro fenomenale, ma dopo il 5-0 ha perso tutte le energie”

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“Penso sia stato per il 5-0. Non pensavo se ne sarebbe andato. Dopo quella sconfitta ha pensato: ‘Sai cosa? Non ho più energie.’ Un conto è perdere 1-0, 2-0, magari sei in partita. Ma 5-0… è pesante. Ti svuota completamente. Lui e il club si sono parlati: ‘Che facciamo?’ E da quello che ho saputo, è stato tutto molto tranquillo. Secondo me ha fatto un lavoro incredibile in questi quattro anni. Due finali di Champions in tre anni. Con il budget che ha l’Inter! L’Inter non ha i soldi di Real Madrid, PSG, Barcellona, City o Bayern. Noi dobbiamo guardare se possiamo risparmiare 5 milioni qui o 2 milioni lì. E nonostante tutto hanno fatto qualcosa di eccezionale.La sconfitta è stata pesante.

Credo che alla fine Simone abbia detto: ‘Me ne vado, non ho più forza per ricominciare la stagione.’ E mi dispiace molto. A me non piace cambiare allenatori. Se vuoi vincere, ci vuole tempo. Ma oggi nel calcio il tempo non ce l’ha nessuno. I club cambiano tecnico 3-4 volte l’anno, impazziscono tutti. Per vincere e per mettere i giocatori nelle condizioni migliori serve tempo, anni. Per questo sono triste per l’addio di Simone. Ha fatto un lavoro straordinario.Abbiamo vinto uno Scudetto. Quest’anno potevamo vincere il secondo, ce lo meritavamo ma ci è mancato qualcosa. Però due finali di Champions in tre anni… per l’Inter è un traguardo incredibile.”

Su Cristian Chivu

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“Adesso è arrivato Chivu. Allenatore molto, molto giovane. Non ha mai allenato in Serie A, solo qualche mese quest’anno al Parma. La squadra è ancora molto forte. Vediamo cosa saprà fare. È giovane, avrà le sue idee. Vedremo come andrà”

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