Duda sbaglia un rigore poi, sempre dal dischetto, Suslov realizza il vantaggio. Nella ripresa gli ospiti cambiano passo e pareggiano con merito
– verona
Finisce con un pareggio giusto Verona-Frosinone, un tempo a testa e un gol a testa. Soddisfazione per entrambe le squadre che muovono la classifica visti gli altri risultati. Il Verona aggancia al terzultimo posto Cagliari e Udinese, il Frosinone ne guadagna uno su Lecce e Sassuolo.
le scelte
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Nel Verona, subito dentro il nuovo acquisto Tijjani Noslin, attaccante olandese di 24 anni arrivato dal Fortuna Sittard, davanti insieme a Folorunsho per un 4-4-2 atipico supportato sugli esterni da Suslov e Lazovic. Di Francesco invece deve rinunciare a Mazzitelli dopo l’attacco di febbre che stanotte lo ha messo ko, al suo posto nella mediana a tre, Barrenechea e Harroui. Il Frosinone in piena emergenza deve adattare due centrocampisti a esterni bassi: Gelli a destra e Brescianini a sinistra, che non aveva sfigurato contro il Cagliari. Subito titolare Demba Seck, giunto da qualche giorno dal Torino, che davanti è affiancato da Kaio Jorge, in fiducia dopo il gol al Cagliari, e l’intoccabile Soulé.
Doppio penalty
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Più aggressivo il Verona nei primi minuti, con un nuovo modo di giocare ora che non c’è più Djuric, tutto palla a terra a sfruttare la velocità di Noslin e Folorunsho. Pericolosi i gialloblù al minuto 18’ con un tiro da fuori di Lazovic che sfiora la traversa. Rispondono gli ospiti un minuto dopo con un’azione insistita sulla sinistra che libera in area Seck, tiro rimpallato in angolo. Al 37’ continua la maledizione dal dischetto per il Verona, Duda fallisce il quarto di seguito, concesso giustamente da La Penna dopo revisione al monitor: Bourabia calcia col sinistro il polpaccio destro di Noslin. Non passano 10’ che ancora Bourabia provoca un altro rigore per un fallo di mano su cross di Dawidowicz: questa volta sul dischetto va Suslov che va a festeggiare sotto la Sud il suo primo gol in campionato: “Montipò, Montipò…” ha urlato la curva dopo la concessione del secondo penalty, invitando beffardamente il portiere a calciare dagli undici metri.
super kaio
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Cambio di modulo per il Frosinone all’uscita dagli spogliatoi, dal 4-3-3 a 4-2-3-1 con l’uscita di Bourabia per Ghedjemis, mandato a fare l’esterno alto a sinistra al posto di Seck, spostato a destra, con Soulé accentrato. Subito attivo il francese al 5’, piattone in corsa bloccato da Montipò. Il Frosinone prende così in mano il pallino del gioco dopo un primo tempo un po’ timido. Ci prova Kaio Jorge al 13’ con un tiro a giro da sinistra che Montipò devia in angolo. Sugli sviluppi del corner arriva il pari firmato Juve: Barrenechea spizza sul primo palo e trova Kaio Jorge sul secondo che insacca di testa. Dopo un mezzo miracolo di Turati su girata di Henry che aveva preso il posto di Lazovic (e Tavsan per Serdar), Frosinone vicino al raddoppio al 23’, ancora con Kaio Jorge di testa, che schiaccia bene da centro area un angolo di Gelli ma trova la deviazione sulla linea di Tchatchoua. Nell’ultimo quarto d’ora entrambe le squadre cercano i tre punti e ci vanno vicinissime: prima è Cheddira a mangiarsi di testa una facile occasione, poi Henry tutto solo davanti a Turati calcia alto.
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