Venezia, Di Francesco: “Con la Roma ce la giocheremo come sempre”

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L’allenatore degli arancioneroverdi ha parlato in conferenza stampa prima del match con la squadra di Claudio Ranieri

Davide Capano
Davide Capano Redattore 

Il Venezia riceve domani alle 12.30 la Roma di Claudio Ranieri. Dopo la sconfitta con l’Udinese, il tecnico Eusebio Di Francesco presenta così la gara del Penzo in conferenza stampa: “Se sono soddisfatto dal mercato e che partita mi aspetto domani? Del mercato ha parlato il direttore, nelle dinamiche di mercato io non faccio le trattative e non ho il portafoglio in mano. Non ne voglio più parlare, il direttore ha cercato di mettere dentro quelli più opportuni, ora le risposte le può dare il campo vedendo la crescita di chi è arrivato. Il mercato di gennaio è difficile, inserire giocatori nuovi non è mai facile. Il Verona l’anno scorso ha fatto un girone di ritorno strepitoso, mi auguro che possiamo ripetere quel percorso. C’è del lavoro da fare, il tempo è tirato. Sulla Roma: è una squadra solida, con un allenatore di grandissima esperienza, cercheranno di vincere, noi ce la giocheremo e non ci tireremo indietro, come abbiamo sempre cercato di fare. Se non abbassiamo il livello degli errori, si fa dura, dobbiamo fare meglio da questo punto di vista”.

Venezia, Di Francesco prima della Roma

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“Come ho vissuto l’addio di Pohjanpalo e se la squadra ne risentirà? A Udine non credo che si sia visto questo – spiega l’allenatore arancioneroverde -, ce la siamo giocata ma come dicevo serve fare meno errori. Su Pohja credo che sarebbe voluto anche rimanere, ma quello che gli è stato presentato davanti era allettante e stimolante e ha deciso così. Se qualcuno ha altri desideri, è giusto accontentarlo, lui è stato sempre un professionista esemplare, ma queste cose fanno parte del calcio. Una volta c’erano le bandiere, ora è la normalità, ci sono le opportunità che vanno colte.

Se speravo arrivassero Shomurodov e Yaremchuk e se mi piacevano? C’erano degli obiettivi da quello che ha detto il direttore e sarei uno sciocco a dire che non mi piacevano, ma siamo andati in un’altra direzione. Ai tifosi dico che adesso dobbiamo essere ancora più compatti. Tutti vorremmo avere più campioni, ma a volte i giovani ti possono dare quel qualcosa in più per la guerra che dobbiamo fare”.

Ancora Di Fra

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“Maric e Fila? Fila ha un po’ di problemi con la lingua – prosegue Di Fra -. Ha delle potenzialità, attacca la profondità, ha voglia, alla fine parla la palla e quello è l’importante. Può darci una grossa mano. Anche Maric ha un’ottima tecnica, è un giocatore differente dalle caratteristiche di Pohja, che era un animale da area di rigore, un rapace. Gytkjaer è rimasto ed è voglioso e motivato.

L’infermeria? Dovremmo recuperare Duncan e Sagrado quanto prima, ma sono ancora ai box. Oristanio? E’ in crescita, sta ritrovando brillantezza. Ma anche Yeboah sta crescendo e può darci una mano. Sverko è ai box, ma è quello che rientrerà prima di tutti, la prossima settimana.

Domani usato sicuro davanti con Gytkjaer? C’è la possibilità di partire sia con i nuovi che con Gytkjaer, due-tre dubbi li ho. Abbiamo recuperato anche altri, come Marcandalli, Schingtienne, Kike Perez è entrato meglio nelle conoscenze che voglio.

Se Radu è uno dei dubbi? Sì, spero di togliermelo il prima possibile. Zampano può giocare insieme a Zerbin? Zampano lo vedo più a destra, Zerbin può giocare in entrambi i lati. Su Zampano ci sono stati anche molti rumors, ma ha lavorato alla grande.

Chi saranno capitano e vice capitano? Dovremo parlarne. Dopo l’addio di Pohjanpalo il capitano sarebbe Zampano, dopo abbiamo un leader in difesa come Idzes, ma è una questione che affronteremo con la squadra. E’ una cosa che importa soprattutto ai giocatori, noi alla Roma avevamo un capitano vero come Totti. Ne parleremo”.

Le altre parole di Di Francesco

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“La Roma è molto elastica anche nei moduli? La Roma cambia spesso sistemi di gioco anche dentro alla stessa partita – chiarisce il mister -. Ranieri ha grandissima esperienza, credo che la squadra ha trovato anche grande serenità ora. Ha lasciato due ragazzi a casa, ma non è una squadra della quale si può indovinare la formazione facilmente.

Se mi aspetto lo stesso sistema visto contro il Napoli o la migliore Roma? Non saprei dare una risposta, ha variato tanto. Sicuramente sono d’accordo sul fatto che oggi è inevitabile fare turnover. Hanno giocato in Coppa Italia dunque qualcuno magari riposerà, le incertezze ci sono come loro le avranno su di loro. Soulé? Un ragazzo splendido, il contesto fa sempre la differenza, giocare in una piccola o nella Roma fa la differenza.

Chi sarà il rigorista dopo l’addio di Pohjanpalo? Li stiamo provando. Se gioca Gytkjaer sicuramente lui, altrimenti vedrò come calciano gli altri, ne abbiamo come Nicolussi Caviglia”.

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