La tifoseria blucerchiata lancia la contestazione al club “pretendendo” la vendita del club: la “retrocessione in C” è solo uno dei capi di accusa ma ora a farne le spese potrebbe essere Donati
La misura è colma per i tifosi della Sampdoria, il rischio di una stagione come quella appena finita è un incubo che rischia di diventare realtà. E prima che la situazione peggiori è il momento di passare all’azione ed è per questo motivo che dopo un’assemblea che si è tenuta nella giornata di martedì, ora arriva un comunicato in cui si chiede espressamente all’azionista di maggioranza Joseph Tey di togliere il disturbo.
La contestazione dei tifosi
Nella giornata di ieri, la tifoseria della Sampdoria ha fatto sentire forte e chiara la sua voce e la sua volontà, il tifo blucerchiato si è ritrovato all’interno della gratinata Sud per manifestare tutto il proprio dissenso nella gestione del club e della squadra e ora arriva anche un comunicato durissimo: “Oggi la tifoseria non chiede più ma pretende la vostra uscita di scena. La vostra permanenza non è più accettata né accettabile. Il compito che vi rimane è uno solo: individuare nuovi acquirenti, preparati e consapevoli, capaci di guidare la Sampdoria con rispetto, per la sua storia e per la sua gente”. Nel comunicato pubblicato da La Sud e dalla Federclubs si elencano anche tutti i punti critici dei 27 mesi di gestione con la “retrocessione” in serie C che è solo uno delle contestazioni che viene mossa alla società.
Il comunicato della società
Mentre è in corso la riunione dei tifosi che studiano la contestazione da attuare nei confronti di proprietà e squadra, arriva la risposta del club con un comunicato che però invece che avere l’effetto di calmare i fan blucerchiato ha alzato ancora di più il livello della tensione. A firmare la lettera aperta ai tifosi è stato Joseph Tey, azionista di maggioranza: “Comprendiamo le vostre frustrazioni. Vi scriviamo per rassicurarvi che siamo impegnati nel club e nel suo sviluppo. Stiamo sviluppando una strategia a lungo termine per ottimizzare le prestazioni della squadra e gettando le basi per riportare la Sampdoria in Serie A entro il 2028”.
La posizione di Donati
In questa situazione che rischia di diventare sempre più complessa a farne le spese potrebbe essere Massimo Donati. La scelta di cambiare la guida tecnica dopo la fine della scorsa stagione, con una salvezza arrivata in modo quasi miracoloso, aveva fatto storcere il naso ai tifosi che volevano la permanenza della coppia Evani-Lombardo, non solo per motivi tecnici ma anche per l’attaccamento alla storia del club e per quello che rappresentano per la tifoseria. La società però ha preso una direzione diversa con scelte sul mercato che non hanno convinto e con cui il tecnico deve fare i conti. Potrebbe essere Donati il primo a pagare per una situazione che si fa più pesante ogni giorno che passa con il match di sabato a Bari che potrebbe essere già decisivo.