Quella segnato dall’uruguaiano alla Juve è la seconda a tempo scaduto in questa stagione. E proprio lui nel 2018 con un gol tardivo aveva privato i biancocelesti della qualificazione alla massima competizione europea
“Io ci credo sempre”, dice. E infatti sembra che quando si supera il 90esimo Matias Vecino ci creda davvero un po’ di più di tutti gli altri. Nessun segreto: “Ho visto che loro (i giocatori della Juve, ndr) erano un po’ stanchi: l’importante è andare sempre anche sulle seconde palle”. Detto, fatto. L’1-1 di Lazio-Juve porta la sua pesantissima firma che rimanda ancora qualsiasi verdetto su una corsa Champions mai così incerta. Quel gol e quel punto che è riuscito a far conquistare ai suoi potranno essere una risorsa fondamentale a fine stagione oppure solo un grande rimpianto, potranno essere due punti persi ma non spostare nulla per la Signora oppure potranno condannarla a un’Europa minore. Troppo presto per dirlo ma, comunque andrà, Vecino si conferma l’uomo che sa come si recupera una partita che sembra perduta.
come si accende nel recupero
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“L’ha ripresa Vecino”, di nuovo. Frase brevissima diventata etichetta grazie a una telecronaca dopo, neanche a dirlo, un gol dell’uruguaiano nel recupero dell’Inter-Tottenham che aveva segnato il ritorno in Champions League dei nerazzurri nella stagione 2018-2019. Quando l’ha ripresa? Al 92′. San Siro impazzito di gioia. Sembra lo stesso copione di quando, sempre lui – ma un po’ prima, all’82’ – l’aveva ripresa anche contro la Lazio (all’Olimpico da ospite) e proprio ai biancocelesti aveva strappato la qualificazione alla fase a gironi Champions regalandola alla allora sua Inter. Sliding doors. E se invece ora con questo gol alla Juve fosse proprio lui a ridare l’Europa che conta alla Lazio? “Speriamo. Il primo anno ci siamo qualificati, andarci di nuovo sarebbe bello. Conteranno i dettagli”, dice senza sbilanciarsi.
al fotofinish con la juve
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Minuto 96: basta il suo tap-in vincente per far esplodere l’Olimpico dopo un rigore dato e poi tolto dal Var (per fuorigioco) e dopo il palo di Dia. Per la precisione, cronometro alla mano, questo di Vecino al 95’42” è il secondo gol più tardivo subito dalla Juve nelle ultime 20 stagioni di campionato, dopo quello di Criscito con il Genoa (95’52”) di tre anni fa: era il 6 maggio 2022. Statistiche ancora aggiornate per l’uruguaiano che è diventato l’unico centrocampista che ha segnato due gol nel corso del recupero del secondo tempo in questa Serie A. Contro il Genoa, a fine ottobre e in casa, aveva giocato 28 minuti e segnato al 94′; contro la Juve, sempre davanti ai suoi tifosi, ha giocato 25 minuti e gelato la Juve al 96′. Pochi dubbi, solo conferme: per Vecino è un vizio.
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