Van der Meyde, ex Inter: «All’Everton tradivo mia moglie e facevo uso di cocaina»
November 7, 2024 | by allcalcio.it
Van der Meyde, ex giocatore dell’Inter, ha ripercorso momenti bui del suo passato all’Everton: «Ho abbandonato i miei figli per un’altra donna, non ero più me stesso»
Inter-Arsenal, ovvero: uno dei rari lampi di Andy van der Meyde. La sfida di Champions League appena passata agli archivi (vittoria nerazzurra con rigore di Hakan Calhanoglu) è associata al bel gol dell’olandese, nella trasferta londinese del 2003 quando l’Inter vinse 3-0 con rete del momentaneo 2-0 di Van der Meyde. Intervistato da «Prime Video», l’ex calciatore ha parlato del suo passato. Un passato tormentato.
Van der Meyde: «Tradivo mia moglie e ho fatto uso di droghe»
«La mia carriera è finita quando sono andato all’Everton. Ho fatto un sacco di stronzate, lì è crollato tutto», il racconto di Van der Meyde. «Quando ero lì mi sono costruito una seconda vita: tradivo mia moglie, ho abbandonato i miei figli per un’altra donna. Non mi perdonerò mai, è solo colpa mia. Uscivo ogni sera a bere fino a quando l‘alcool ha smesso di fare effetto. A quel punto ho cominciato a far uso di droghe. Assumevo cocaina, non ero più me stesso». Un racconto shock, a cuore aperto: «Ho iniziato ad avere problemi con l’allenatore e nel mentre mia figlia era in ospedale. Una volta sono rimasto sveglio per ben due notti consecutive a causa della cocaina. In quel momento ho capito che dovevo fare qualcosa. Ho chiamato il mio agente e gli ho detto che dovevo andarmene dall’Inghilterra o sarei morto».
Il racconto di Arsenal-Inter 0-3
Nel racconto di Van der Meyde, c’è spazio anche per qualche parola su quell’Arsenal-Inter: «Ricordo che stavamo entrando a Highbury. Cruz segna l’1-0. Ricordo che Kily Gonzalez stava arrivando da sinistra e poi ha crossato, un difensore ha toccato il pallone e mentre arrivava, ho dato uno sguardo al portiere e ho pensato: ‘Ok, devo tirare là, nell’angolino’. L’ho colpita in modo perfetto. Quando tornammo a Londra, a Heathrow, vidi Moratti e tutto lo staff in piedi, ad applaudire. E Materazzi mi disse: ‘Questo è per te’. Pazzesco, eh? Moratti disse a tutti i giocatori: ‘Domani potete andare in gioielleria e prendere ciò che volete. Io ci andai alle 9 di mattina, presi un bell’orologio per la mia ex moglie! Fu una grande festa, tutto bellissimo»
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