Il futuro dei giallorossi passa inevitabilmente dall’esito di due partite: una contro il Torino, l’altra riguarda lo spareggio per la qualificazione in Premier League
Per la Roma è arrivato il momento della verità. In questo fine settimana si decide gran parte del futuro sportivo ed economico del club. Domenica, all’Olimpico Grande Torino, i giallorossi si giocano l’ultima possibilità per tornare in Champions League. Un obiettivo che manca dalla stagione 2018/2019. Una vittoria contro i granata garantirebbe almeno l’accesso alla prossima Europa League, ma con un passo falso della Juventus sul campo del Venezia, il sogno Champions diventerebbe improvvisamente concreto. In caso di quarto posto la Roma potrebbe incassare circa 50 milioni di euro tra bonus partecipazione, market pool e soldi che arriveranno in base ai risultati. Solamente la qualificazione in Champions vale 20 milioni di euro, soldi che aumentano. Una differenza sostanziale con Europa League (4,3 milioni) e Conference (3,17). Basta pensare che il Milan (eliminato ai play off) ha incassato quasi 60 milioni di euro escludendo gli incassi del botteghino. La Roma nell’anno della finale di Budapest ha incassato la metà (30,7) arrivando più in fondo. Non c’è solo il campionato italiano a tenere in tensione la Roma: sabato, in Inghilterra, il Sunderland affronterà lo Sheffield con in palio la promozione in Premier League. Un successo dei Black Cats attiverebbe il riscatto obbligatorio del centrocampista Enzo Le Fée, attualmente in prestito con obbligo condizionato, e garantirebbe ai giallorossi un incasso di ben 23 milioni di euro. Un doppio incrocio decisivo per il club capitolino: con l’ingresso in Champions e i milioni di Le Fee, la Roma potrebbe evitare cessioni dolorose come quella, sempre più chiacchierata, di Evan N’Dicka. Due partite, due giorni, e un solo obiettivo: riscrivere il futuro. Un week end che può portare nella casse quasi 75 milioni di euro.
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