Pioli da dentro o fuori: contro il Lecce è costretto a vincere, altrimenti la sua avventura al timone della Viola giungerà al capolinea. Chi è in rampa di lancio per sostituirlo
Tutto in 90 minuti. Stefano Pioli si gioca la panchina della Fiorentina contro il Lecce: in caso di pareggio o sconfitta, la sua avventura bis sulle sponde dell’Arno giungerà al capolinea. Mentre spunta una confessione del tecnico emiliano a Commisso, c’è già un allenatore in rampa di lancio per prenderne il posto.
Crisi Fiorentina, Pioli all’ultima chiamata
Penultimo posto in classifica con 4 punti dopo nove giornate. Zero vittorie, solo 7 gol fatti nonostante la presenza in rosa di Moise Kean, vice capocannoniere dell’ultima Serie A e spietato quando indossa la maglia della Nazionale, e 15 incassati, peggior difesa del torneo. Ecco i numeri horror – giusto in tema Halloween – che condannano la Fiorentina e Pioli.
Finisse oggi il campionato, la Viola sarebbe retrocessa in Serie B: uno scenario nefasto, specie dopo il mercato condotto dalla società, che ambiva a insidiare le big del campionato. La sfida contro il Lecce diventa dunque da dentro o fuori per l’allenatore che un tempo era on fire, mentre mercoledì scorso, dopo la batosta con l’Inter, è finito per essere oggetto di scherno da parte dei tifosi di San Siro.
Spunta la confessione del tecnico a Commisso
La classifica non ha bisogno di chissà quali commenti. È lì, impietosa. Sotto gli occhi di tutti. Eppure Pioli ci crede, non ha mai smesso di crederci. E, come riferito dal Corriere Fiorentino, tanto ai giocatori quanto al patron Rocco Commisso avrebbe confessato di essere certo di poter risollevare la squadra. Ma il tempo non gioca più a suo favore.
Gli restano 90 minuti, più recupero. Al termine dei quali il suo destino sarà scritto. L’ex allenatore di Cristiano Ronaldo sa di avere solamente un risultato a disposizione, per cui non potrà sbagliare nulla, non più. Diversi i dubbi di formazioni per l’undici anti-Lecce e un’unica certezza: Kean. Gosens non è al meglio, Gudmundsson è insidiato da Dzeko, Mandragora e Fagioli sono in vantaggio su Sohm e Ndour.
Chi al posto di Pioli in caso di esonero
Nelle ultime ore è emersa con prepotenza la pista Paolo Vanoli, con cui la dirigenza avrebbe già avuto un primo contatto. Come Pioli, ad assumere le redini della Fiorentina sarebbe così un altro suo ex calciatore: il nome è caldo. Dopo l’ottimo lavoro svolto a Venezia, il 53enne di Varese non ha sfigurato al timone del Torino, anche se la scorsa estate è stato sancito il divorzio da Cairo.
Sullo sfondo restano Thiago Motta, che potrebbe fare un favore alla Juventus se accettasse di tornare in panchina, e Daniele De Rossi, scottato dalla separazione dalla sua Roma e desideroso di riscatto.

