In principio era un sogno, poi con il passare dei giorni è diventato un’idea fino a trasformarsi in un obiettivo. La Roma adesso crede di poter arrivare a Federico Chiesa, continua a lavorare sotto traccia su di lui senza sbandierare ai quattro venti l’intenzione di affondare il colpo se prossimamente non dovessero arrivare altre proposte alla Juventus per il suo esterno in uscita. Il canovaccio di questa trattativa sembra essere molto simile a quello di un’estate fa con la telenovela Lukaku: il grande sogno tenuto segreto e poi diventato realtà con un’operazione lunga, complessa e che poi è andata a termine con il lieto fine per tutte le parti in causa. Ed è quello che adesso spera De Rossi che ha individuato da tempo in Chiesa il migliore rinforzo per la fascia sinistra e, eventualmente, anche quella destra in caso di necessità. Adesso gli astri si stanno lentamente allineando in favore della Roma e le opportunità di vedere Chiesa vestire la maglia giallorossa sono aumentate. Ciò non significa che sia fatta, ci mancherebbe, ma che De Rossi ha sicuramente più speranze di avere nella sua rosa il ventiseienne che corrisponde esattamente all’identikit del perfetto attaccante esterno tracciato all’inizio del mercato. Ed è per questo che negli ultimi giorni ci sono stati nuovi contatti tra la Roma e Fali Ramadani. Dopo l’incontro segreto di un mese fa in un albergo nel centro di Roma, con l’intera dirigenza al completo compreso De Rossi, negli ultimi giorni le parti si sono risentite (e non è escluso che il potente procuratore abbia anche fatto un salto nella capitale) per fare un nuovo punto sulla situazione tra Chiesa e la Juventus.
Roma-Chiesa: le cifre e lo stipendio
Ebbene, i bianconeri non intendono rinnovare il contratto dell’attaccante in scadenza tra un anno ma al tempo stesso dopo un Europeo deludente non possono neanche più aspettarsi offerte da 25-30 milioni ma sarebbero disposti ad accettare anche una proposta da 20 milioni più bonus. Una cifra che si avvicina agli standard giallorossi che hanno in programma 4-5 investimenti sui 20 milioni di euro per puntellare al meglio i reparti della rosa. L’operazione resta economicamente importante perché al prezzo del cartellino va aggiunto anche l’ingaggio del giocatore che alla Juve percepisce circa 6 milioni di euro (bonus inclusi). L’intenzione di Chiesa era di alzare lo stipendio, l’intenzione della Roma è di abbassarlo almeno inizialmente o, al limite, di lasciarlo invariato. La Roma non può permettersi un altro ingaggio da top player come quello di Dybala (che sbarcherà nella capitale stanotte ed è disposto a spalmare lo stipendio su più anni con un rinnovo di contratto), né di pagare alte commissioni sul passaggio eventuale del ragazzo. Lavori in corso, le parti parlano e cercano di far quadrare i conti per trovare una possibile intesa se dovesse presentarsi l’opportunità. Come quella capitata negli affari Dybala e Lukaku.
Roma, Riquelme aspetta
Nel frattempo Rodrigo Riquelme resta un nome sempre caldo, studiato e analizzato da De Rossi e dal suo staff. Proseguono i contatti tra la Roma e l’Atletico Madrid, così come tra Ghisolfi e l’entourage del ventiquattrenne spagnolo che ha già fatto sapere di essere disposto a trasferirsi nella capitale. Riquelme non parteciperà alle Olimpiadi e questo sicuramente è un fattore positivo, il club spagnolo chiede 30 milioni e questo lo è certamente di meno. Anche perché fin qui la Roma non si è spinta oltre i venti milioni. Se il cartellino è più costoso di quello di Chiesa, non si può dire lo stesso dello stipendio: Riquelme all’Atletico guadagna circa 700 mila euro, alla Roma andrebbe a percepire il doppio, una cifra che rientra perfettamente nei parametri del club. La sensazione è che se Ghisolfi dovesse capire di non riuscire economicamente ad arrivare a Chiesa, a quel punto affonderebbe il colpo sul giovane esterno spagnolo. La Roma resta in corsa su più fronti.
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