Conte, Allegri, Sarri, Pioli, Spalletti e Inzaghi: dal triplete di Mourinho nessun allenatore straniero ha più vinto lo scudetto. Tudor ha già centrato, con garbo e saggezza, il primo obiettivo, tenersi la Juve: adesso serve la scalata al titolo
L’inizio della nuova stagione suggerisce anche nuovi obiettivi e nuove ambizioni. Di Antonio Conte e del Napoli, ad esempio, che puntano a un bis scudetto riuscito soltanto a Juve, Milan e Inter. Nessuno ci è mai riuscito negli ultimi cinquant’anni: né la Lazio di Maestrelli e Chinaglia o Eriksson e Mihajlovic, né la Samp di Boskov, Vialli e Mancini, né la Roma di Liedholm e Falcao o di Capello e Totti, per fare soltanto alcuni esempi illustri. Ma c’è anche l’obiettivo del Milan e di Allegri, a braccetto per puntare a una grande rivincita: perché i rossoneri vengono da un campionato fallimentare e l’allenatore da un anno di stop dopo il brusco strappo con il bianconero, andato in onda in diretta tv dopo una finale di Coppa Italia vinta contro l’Atalanta. Le ambizioni dell’Inter, che intende cancellare una stagione che sembrava piena di premesse e promesse e si è trasformata in un nulla di fatto: zero titoli avrebbe detto, con una delle sue proverbiali battute, Mourinho. Già, Mourinho che ha fissato un paletto nella storia della Serie A. Perché da quindici anni – appunto dal suo storico successo con l’Inter – nessun allenatore straniero ha più vinto. Conte, Allegri, Sarri, Pioli, Spalletti, Inzaghi: altro che mister, il campionato ha sempre e solo parlato italiano.
