Tudor dopo Juve-Genoa 1-0: “Ora tutto diverso: gioco più in verticale e più intensità”

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Debutto vincente per il tecnico croato: “Sono molto soddisfatto, l’abbiamo vinta col cuore. Potevamo fare altri gol, ma a volte mentalmente l’1-0 è meglio del 2-0…”

Fabio Russo

Giornalista

Sorride Igor Tudor, rivedendo l’occasione da lui creata che ha portato al vantaggio della Juve sul Genoa e la sua esultanza grintosa. “Mi è venuta così, non l’abbiamo provata – spiega ai microfoni di Dazn -. Sono molto soddisfatto, perché il Genoa è una squadra seria che sta facendo bene, corre, lotta e noi veniamo dal momento che sappiamo. Abbiamo fatto 2-3 allenamenti e un po’ di entusiasmo c’era, ma in 2-3 giorni questo periodo non passa sia da un punto di vista tecnico-tattico che psicologico. Bisogna farlo passare passare col lavoro”. 

tudor sulla sua nuova juve

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Il neo tecnico bianconero, poi, racconta come abbiamo provato a cambiare la squadra. “È tutto diverso, ora si gioca più verticale e bisogna aver un’altra intensità per farlo – aggiunge Tudor -. Sono felice perché i ragazzi hanno dato tutto, è una vittoria strameritata e siamo contenti per i tifosi. L’abbiamo vinta con il cuore, ora bisogna riposare e iniziare a lavorare sul serio, in una settimana piena, con tutti a disposizione”

tudor su yildiz

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L’allenatore croato, comunque, deve ringraziare Kenan Yildiz, che, con il suo lampo al 25′ ha regalato i tre punti ai bianconeri. “Sono molto contento per lui, ha doti importanti – è netto Tudor -. Mi è piaciuto anche, dietro siamo stati solidi, in mezzo abbiamo fatto un grande lavoro. Potevamo fare altri gol, almeno un altro e dispiace, ma l’uno a zero a volte mentalmente è anche meglio del 2-0. Quando la partita finisce, però…” 

tudor su koopmeiners

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Sorride e non lesina battute Tudor, che, però, non si nasconde rispetto all’unica nota stonata: Teun Koopmeiners, ancora incapace di incidere. “Non è un grande momento per lui, ma ha fatto vedere di essere un giocatore forte in questi anni – ammette il neo allenatore della Juve -. Da periodi così si esce lavorando, perché è un ragazzo per bene che ha voglia, ci tiene e ha un gran piede. È importante per la squadra, ma va recuperato”. Intanto lui una mano, non metaforica, gliel’ha già data passandogli quel pallone che ha avviato l’azione dell’1-0…



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