TORINO – Sono soltanto tre le volte in cui, in questo 2024, Adam Masina è rimasto seduto in panchina per tutti i novanta minuti a guardare giocare i compagni ma, in tutte e tre queste occasioni, indossava ancora la maglia dell’Udinese. Da quando a fine gennaio è arrivato al Torino, il ruolo di spettatore non pagante non è stato più il suo: con Ivan Juric è sempre stato protagonista, settimana dopo settimana, a volte giocando titolare e restando in campo per tutti e novanta i minuti, a volte entrando nel finale, come accaduto nell’ultima giornata contro la Juventus. In realtà, anche nelle precedenti partite contro Monza e Empoli il numero 5 aveva disputato solo qualche minuto, a differenza di quanto era avvenuto nei primi mesi al Torino.
Juric, Masina e il Frosinone
Ma quella di Juric nei confronti di Masina non è certo stata una bocciatura: dietro l’esclusione dalla formazione titolare nelle ultime tre partite c’è solo una questione tattica e la scelta di schierare sulla fascia mancina un esterno più di spinta rispetto a Ricardo Rodriguez, che è tornato a giocare nei tre di difesa. Masina contro il Frosinone spera di riavere un posto nell’undici iniziale, nella posizione di braccetto di sinistra, quella che ha ben occupato ogni volta che è stato chiamato in causa diventando la più bella sorpresa del Torino in questa seconda parte di stagione (era stato lo stesso Juric a spiegare di preferirlo nel ruolo di terzo di sinistra di difesa, piuttosto che da esterno a tutta fascia, per quello che può dare con i suoi inserimenti offensivi da terzo di difesa), anche se la discreta prestazione di Vojvoda nel derby potrebbe valergli la conferma. L’impatto che i l difens ore ha a vuto con l’ambie nte gran ata è st ato otti mo: ha s aputo im porsi e adattars i alle richieste di Juric, ha fatto valere la propria esperienza e ha giocato come se fosse un veterano della squadra e non uno degli ultimi arrivati in ordine temporale. Non è un caso che tra i giocatori acquistati a gennaio sia quello che abbia finora visto di più il campo.
Masina, Rodriguez e il futuro
Certo, è stato anche inizialmente favorito dagli acciacchi fisici di Rodriguez, che gli hanno permesso di ritagliarsi immediatamente uno spazio importante, ma quella maglia da titolare ha avuto il grande merito di sapersela tenere stretta per diverse settimane, anche dopo il rientro dello svizzero, grazie a una serie di buone prestazioni. L’impatto positivo non l’ha avuto soltanto per una questione tecnica o tattica: Masina ha saputo integrarsi bene anche all’interno dello spogliatoio – legando subito con i compagni e in particolare Alessandro Buongiorno e Luca Gemello – e facendosi apprezzare anche dai tifosi. Non a caso, il Torino ha già iniziato a riflettere sul futuro del difensore e sulla possibilità di esercitare la clausola del riscatto del cartellino dall’Udinese: il costo non è neppure eccessivo, appena un milione. «Mi piacerebbe rimanere. Ci penseranno il mio agente e la società, non credo ci saranno problemi», aveva spiegato nelle scorse settimane lo stesso Masina parlando del proprio futuro e dell’eventualità di continuare a vestire la maglia granata.
Ora c’è però il presente a cui pensare e la partita con il Frosinone di domenica pomeriggio da non sbagliare per mantenere vive le speranze di qualificazione a una coppa europea: Masina è pronto a dare il proprio contributo.
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