L’ex centrocampista: “Cesare ha grandi mezzi, per una carriera internazionale molto dipenderà da lui I granata possono credere subito all’Europa”
Di inserimenti lui se ne intendeva. Beppe Dossena, figlio del Filadelfia con 177 presenze in Serie A per il granata, campione del mondo 1982, un titolo Primavera col Torino e uno scudetto con la Sampdoria, era un centrocampista con la capacità di attaccare la profondità, di presentarsi in area, di segnare. Proprio come fa Cesare Casadei, uno dei simboli del buon periodo del Torino. A Monza il 22enne ex Chelsea ha firmato il primo gol in Serie A, il 2-0 che ha sancito la seconda vittoria di fila. In tre partite con la nuova maglia Casadei ha già convinto tutti, compreso il ct Luciano Spalletti, che domenica era in tribuna. “Il momento positivo fa bene a tutti — attacca Dossena —. Casadei, così come Ricci, stanno interpretando il ruolo e lo stanno facendo molto bene. Sono complementari, Ricci è più metodista, Casadei ha più inserimento e corsa senza palla. È chiaro che hanno qualità”.