Il presidente del Toro dopo il 2-0 di Monza: “Ringrazio i giocatori che c’erano e quelli arrivati a gennaio: tutti stanno dando una mano”
Dopo il Milan, ecco il Monza: il bis è servito. Sei punti in classifica in due giornate di campionato di fila, come non accadeva da agosto scorso (all’epoca c’era stato l’uno-due su Atalanta e Venezia) e tanti appunti positivi segnati sul diario di bordo. Il Toro gode di buona salute, ma resta consapevole di come il cammino sia ancora molto lungo. La scelta più saggia è quella di godersi il momento, questa vittoria, con i piedi per terra, pensando piuttosto a quello che arriverà, al pezzo di strada che ci sarà da compiere. E sulla necessità di mantenere questo standard di prestazioni e di risultati nelle prossime giornate. A cominciare dalla prossima trasferta, in programma sabato a Parma. È la linea, equilibrata, sposata dal presidente del Torino, Urbano Cairo, che ieri ha seguito i suoi ragazzi vincere a Monza dalla tribuna e poi ha commentato. “È stata una buona partita e abbiamo fatto una buona vittoria – è il pensiero del presidente Urbano Cairo -. La squadra c’è, ringrazio i giocatori che c’erano e quelli che sono arrivati con il mercato di gennaio, tutti stanno dando una mano. Adesso dobbiamo continuare così”. Da due mesi e mezzo i granata hanno trovato equilibrio, gioco e punti in classifica. Il percorso dei granata è stato brillante dall’ultima del 2024: da Udine nelle ultime dieci partite il bilancio è di tre vittorie, sei pareggi e una sola sconfitta (a Bologna, per un autogol allo scadere). L’effetto dell’ottimo mercato invernale c’è e si vede: gli innesti di Elmas, Biraghi e Casadei a gennaio hanno dato al Toro una marcia in più.
piedi per terra
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Anche il tecnico, Paolo Vanoli, è soddisfatto del blitz piazzato in Brianza. “Era una partita con tante insidie, nella quale avevamo solo da perdere – commenta -. Abbiamo avuto un approccio importante alla gara, dimostrando la nostra voglia di vincere e di questo sono orgoglioso. Spesso, la testa comanda sulle gambe: a Monza, abbiamo avuto la conferma della maturità mentale”. Vanoli fa eco alle considerazioni del presidente Cairo: “Io ho sempre creduto in questi ragazzi, abbiamo tanta qualità anche se poi la qualità va valorizzata in campo. Adesso, però, dobbiamo tenere i piedi per terra: siamo contenti, ma non abbiamo fatto ancora nulla”. Su una cosa è convinto: “Guai a guardare la classifica, non la vediamo: da questo momento in poi dobbiamo cercare uno scatto in avanti in campionato. Il destino è nelle nostre mani: dobbiamo proseguire partita per partita. Siamo cresciuti tanto fisicamente, spingiamo molto, i ragazzi hanno capito che per avere certi risultati devi passare per i sacrifici”.
effetto mercato
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Bene la vittoria, ma c’è un aspetto che a Vanoli non è piaciuto. “Mi sono infuriato durante la partita perché ci sono momenti nei quali caliamo l’intensità del giro-palla – svela – . Più di una volta abbiamo recuperato palla e fatto subito un passaggio indietro, quando invece l’abbiamo fatto avanti abbiamo segnato”. Il discorso torna sull’impatto avuto dal sostanzioso mercato invernale sul rendimento della squadra. “A gennaio abbiamo preso tre giocatori importanti (Elmas, Casadei e Biraghi, ndr), che ci danno esperienza, qualità e che hanno migliorato rosa. Tutti e tre sono venuti con grande spirito e hanno portato mentalità”. Ieri Elmas per la prima volta ha giocato tutti i novanta minuti, dopo due gare in cui è stato impegnato per 30 minuti e per un’oretta. “Atleticamente con lui iniziamo ad esserci – conclude Vanoli -, so bene come fare crescere Elmas: da quando è arrivato ci ha portato un impatto devastante, grazie alla sua mentalità, alla sua professionalità e alla sua voglia di giocare. Può fare di più e deve fare di più, ma sta facendo già grandi cose”. L’ultima considerazione è su Nikola Vlasic, il migliore a Monza: “Vlasic sta avendo una bella continuità sul piano del gioco e della qualità. Anche se io da Nikola, in virtù della sua eccezionale qualità tecnica, pretendo sempre di più e ancora di più. Perché quando Vlasic si accende ha la capacità di far girare tutta la squadra”.
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