La bandiera rossonera e l’esterno francese si sono incontrati in un locale e per i tifosi rossoneri è un tuffo nel passato
Sorrisi, risate e chiacchiere in libertà. Sui contenuti delle quali ovviamente non è dato sapere, ma l’incontro tra Theo Hernandez e Paolo Maldini andato in scena ieri in un locale del centro a Milano, di cui Paolo è cliente abituale da sempre, agli occhi del mondo rossonero è (e sarà) sempre una notizia. Soprattutto in tempi grami come questi, quando all’occhio del tifoso fa un certo effetto – e non è un bell’effetto – vedere insieme quei due nelle particolari vesti attuali. Uno in (forte) odore di cessione, insomma a fine ciclo rossonero. L’altro fuori, ormai da quasi due anni, dal club che è stato la sua vita sul campo e che ha frequentato anche da dirigente.
mito
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Li separano 29 anni, ma spesso l’amicizia non ha età. Raccontano che Theo e Paolo ieri si sono presi un caffè, che è stato un caffè abbastanza lungo. Dal celebre caffè di Ibiza – datato giugno 2019, quando Maldini in pratica convinse il francese a trasferirsi in rossonero – a quello di queste ultime ore sono passati quasi sei anni. Nel calcio sono una vita, in questo Milan con tutto ciò che succede si fa in tempo a viverne due o tre. È sempre stato un rapporto speciale, il loro. Fin da subito. Theo si è innamorato all’istante dell’idea che un mito come Paolo fosse andato appositamente a trovarlo per illustrargli il progetto. Paolo ha portato a termine uno degli acquisti più importanti dell’era recente rossonera, uno dei pilastri su cui il Diavolo avrebbe eretto lo scudetto tre anni dopo. Stesso ruolo, poi, anche se caratteri molto diversi. In campo e fuori. Gli opposti che si attraggono, magari è anche per questo che si sono annusati e piaciuti subito.
incontro
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Sparpagliate lungo questi sei anni si trovano tante carezze e parole al miele. Paolo su Theo: “Sei il mio degno erede, ti voglio bene”, “Quello che fa lui non lo fa nessun altro, ha rivoluzionato l’idea moderna del ruolo”. Theo su Paolo: “È stato determinante nella mia decisione di venire al Milan. Il nostro incontro a Ibiza mi ha convinto che questo era il posto giusto per me”. La letteratura sul tema è ampia e si è gonfiata ulteriormente quando Hernandez ha prima raggiunto e poi superato Maldini per numero di gol (30) in A diventando il difensore milanista più prolifico di sempre. “Felice di arrivare a 30 gol con il Milan e fare la storia con questa maglia. Scusa Paolo Maldini ma me l’avevi detto. Ti voglio bene”, scrisse sui social il francese, con Paolo che rispose così: “Grande Theo, la piccola differenza è che io ci ho messo 25 anni, a te ne sono bastati 5. Sei speciale!”.
scogli
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Speciale come il loro rapporto, è questo l’aggettivo chiave. Maldini lo ha prima accolto, poi protetto, accompagnato e consigliato fino a quando Hernandez è diventato uno dei terzini sinistri più forti del mondo. Ecco perché sono in molti a sostenere che l’addio di Maldini al Milan, con tutta l’asprezza del caso, sia stato una sorta di punto di non ritorno per Theo, diventato quindi una sorta di orfano calcistico di Paolo. Privo del faro che avvisa il navigante degli scogli sui quali il numero 19 è andato bruscamente a sbattere quest’anno. Irriconoscibile. In realtà non ci sono elementi per affermare con certezza che le difficoltà di Hernandez siano originate in massima parte dall’addio di Maldini, ma è ragionevole immaginare che la cosa un peso l’abbia avuto. Quale sia l’entità, può saperlo soltanto Theo. Le parole che si sono detti, pure. Rimarranno fra Hernandez e Maldini, in modi diversi orfani soprattutto del Milan e in attesa di capire cosa riserverà loro il futuro. Paolo è immaginabile che in un contesto diverso, e ovviamente con un gruppo di lavoro diverso, riprenderebbe in considerazione l’ipotesi di tornare nei quadri rossoneri. Theo ha esigenze temporalmente più pressanti: da qui a giugno – al netto della posizione del Milan – dovrà aver chiaro che cosa vuole fare della sua vita calcistica. Con tempistiche diverse, Hernandez e Maldini hanno necessità di capire. Chissà se ieri davanti a quel caffè hanno parlato anche di questo.
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