Theo Hernandez-Milan: perché ora il rinnovo non è più impossibile. E lui vuole restare

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Il francese sta lanciando segnali importanti al club, ma alla fine due componenti faranno la differenza: il nuovo allenatore e la trattativa per il prolungamento di contratto

Andrea Ramazzotti

Giornalista

Quella tra Theo Hernandez e il Milan è una storia d’amore che sembrava al capolinea e che invece, con il passare delle settimane, un po’ si è… riannodata. Il finale è tutto da scrivere e due componenti giocheranno un ruolo importante: il nome dell’allenatore del Diavolo 2025-26 e l’andamento della trattativa per il rinnovo del contratto del francese. Nel frattempo, però, Theo sta lanciando segnali importanti. Sia con le prestazioni sul campo sia con i gesti. Un esempio? la storia su Instagram, post vittoria nel derby della scorsa settimana: “Ci vediamo a Roma. Forza Milan!!” il messaggio per i tifosi rossoneri. A metà febbraio invece mandava… a quel paese gli haters sui social. In due mesi e mezzo il mondo di Theo si è capovolto. 

Prestazioni

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Alla base di tutto ci sono soprattutto le prestazioni che, da quando Conceiçao ha iniziato a utilizzare il 3-4-3, sono decisamente migliorate. L’esterno ex Real è tornato a correre sulla fascia come nei giorni più belli. A Udine ha pure segnato e festeggiato in maniera eloquente, con la mano che ruotava intorno all’orecchio, per sentire bene l’esultanza del settore occupato dai supporter rossoneri, a un passo da lui. Nel derby, poi, ha tenuto in fase difensiva e qualche accelerazione l’ha piazzata. Idem a Venezia. Non siamo ancora alla redenzione dopo una stagione molto negativa, caratterizzata da rigori “scippati” e sbagliati, da errori assortiti in marcatura, dalla ribellione del cooling-break a Roma e dall’espulsione nella gara di ritorno contro il Feyenoord che è costata l’eliminazione dalla Champions. La strada, però, adesso è quella giusta grazie a un modulo che gli consente di correre in avanti e di avere le spalle più coperte dalla difesa a tre. In pratica Conceiçao è stato bravo a esaltare le qualità di Theo, nascondendone un po’ i limiti. E lo stesso, sempre sulla corsia di sinistra, ha fatto con Leao, ricomponendo la… Theao che aveva fatto le fortune di Stefano Pioli. 

Scenari

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Alle persone vicine e ai compagni Hernandez non nasconde mai quanto sia legato a Milano e al Milan. Lui e la sua famiglia stanno bene in città; in più, a parte qualche panchina punitiva con Fonseca e Conceiçao, dal 2019 la sua titolarità in rossonero non è mai stata messa in discussione. L’offerta di un top club europeo potrebbe fargli cambiare idea? Possibile, ma piuttosto c’è da chiedersi quale big sia disposta ad acquistarlo a dodici mesi dalla scadenza del contratto e dopo una stagione del genere. Ecco perché in questo momento, più che a preparare le valigie, Theo pensa a come riconquistare il Milan, del quale ha indossato anche la fascia da capitano. Un consiglio, tramite la Gazzetta dello Sport, glielo ha dato Fabio Capello: “Se Theo ha voglia, uno con quella qualità e velocità dove lo trovi? Dipende da lui, da cosa ha nella testa”. Ora sembra di nuovo avere le motivazioni giuste e l’idea di non cambiare maglia. Se il 14 maggio a Roma alzerà la Coppa Italia, trovare un accordo per il rinnovo magari sarà più facile.



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