Tether acquista una quota di minoranza della Juventus

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Annuncio del colosso delle criptovalute, non ancora noti i dettagli dell’investimento. Nel frattempo, benefici pubblicitari grazie all’abbinamento col marchio bianconero

Tether, società che opera nel mercato delle criptovalute, ha annunciato di aver acquisito una quota di minoranza della Juventus. Un’operazione che viene definita nel comunicato una “pietra miliare” nel piano d’espansione dell’azienda. “In linea con il nostro investimento strategico nella Juve, Tether sarà un pioniere nel fondere le nuove tecnologie, come gli asset digitali, l’AI e le biotecnologie, con la consolidata industria dello sport per guidare il cambiamento a livello globale. Esploreremo le possibilità di collaborazioni innovative e il potenziale per rivoluzionare il panorama sportivo globale”, ha dichiarato Paolo Ardoino, ceo di Tether, che ha registrato 13,7 miliardi di profitti nel 2024. 

consob

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Non è la prima mossa nello sport e non sarà l’ultima per Tether, che è stata fondata dal torinese Giancarlo Devasini e ha sede a El Salvador, dove il Bitcoin è moneta legale. L’anno scorso è stata avviata una sponsorizzazione con la squadra svizzera del Lugano. E nella nota di oggi si fa sapere che Tether “sta esaminando i suoi investimenti strategici in franchigie sportive in tutto il mondo” e “sta collaborando con figure di spicco come Juan Sartori, dato il suo coinvolgimento con il Sunderland, il suo lungo mandato nel Monaco e nell’Eca”. Non sono ancora trapelati dettagli sull’entità dell’investimento nella Juventus (secondo Milano Finanza, la partecipazione sarebbe del 5,01%). Se l’acquisizione dovesse essere superiore al 5% dei diritti di voto, entro un paio di giorni ci sarebbe una comunicazione da parte della Consob. Di sicuro, in attesa di ulteriori riscontri, l’abbinamento con il marchio calcistico globale come Juventus assicura di per sé a Tether un’esposizione mediatica che travalica i confini degli operatori di criptovalute. Già così, insomma, questa mossa ha una ricaduta pubblicitaria non banale. Va detto che l’acquisto di azioni è circoscritto al flottante in Borsa. Exor, azionista di maggioranza al 65,4% (78,9% dei diritti di voto), rimane spettatore, così come il secondo socio per importanza, il fondo Lindsell Train (8,2%, 5% dei diritti di voto).

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