Telefonata Allegri-Leao: l’allenatore del Milan chiama, Rafa risponde. Cosa succede adesso

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Max sorpreso dalla passione per il Diavolo di Rafa, che si allena da solo, non allungherà la pausa con vacanze extra e si ritroverà a Milanello con il nuovo allenatore

Marco Guidi

Giornalista

Rafa è già carico. Mancano poco meno di due settimane al raduno del Milan, ma Leao già lavora in proprio, come testimoniato anche da alcuni scatti sui social, postati da un noto brand specializzato in tecniche d’allenamento per gli atleti professionisti. Fisico tirato e pallone tra i piedi, a provare tutta la voglia di ripartire dopo un’annata non eccelsa, più per la squadra che per Rafa stesso. Quella che poteva essere l’estate dell’addio – il Bayern ha solleticato l’idea di portarlo via da Milano, non facendo però poi passi decisi -, dovrà diventare quella della rivincita: sempre in rossonero, sempre con la maglia del Milan con cui – parole sue – è cresciuto come uomo e calciatore.

leader

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Certo, dopo la vittoria della Nations League col Portogallo, l’attaccante ha avuto modo di rilassarsi in vacanza in Brasile, prima di essere impegnato in qualche evento mondano (l’ultimo di qualche giorno fa al Diesel Store di Milano, dove ha incontrato i suoi fan). E prima di presentarsi a Milanello, probabile Leao voglia godersi appieno ciò che resta delle sue ferie – in questi giorni è a Miami -, cominciando però a preparare mente e corpo alle battaglie del futuro. A stimolarlo anche l’arrivo di Massimiliano Allegri, che in diversi contatti diretti gli ha comunicato come punti su di lui per riportare il Milan in alto. Max confida di aiutare Rafa a diventare quello che negli ultimi due anni non è riuscito appieno a essere: il leader tecnico (con più continuità) e il punto di forza della squadra. Dal canto suo, come rivelato da Igli Tare nell’incontro con i media dell’altro giorno, il portoghese ha dimostrato tutto il suo attaccamento ai colori rossoneri volendo informarsi sulla campagna di rafforzamento della squadra. Mai come nell’ultima stagione – sia prima con Fonseca che poi con Conceiçao in panchina – Leao ha conosciuto la panchina: ben tredici volte ha iniziato la partita seduto al fianco del suo allenatore a guardare gli altri giocare. Inusuale, almeno da quando nel 2021-22 aveva trascinato il Milan a vincere lo scudetto da miglior giocatore del campionato.

percorso

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Nella stagione successiva, col tricolore sulla maglia, Rafa aveva siglato il suo record personale di gol (15 nel solo campionato), raggiungendo pure la semifinale di Champions. La “frenata” sulla strada che porta all’essere un campione assoluto è arrivata nel 2023-24. Negli ultimi due tornei di Serie A, Leao non è mai andato in doppia cifra di reti. E, nel 2024-25, nemmeno di assist (8). Certo, le difficoltà del Milan non l’hanno aiutato, ma come è anche normale che sia, la critica si è spesso concentrata su di lui, l’elemento con più talento e potenziale della rosa. Rafa non sempre ha gestito benissimo polemiche e momenti complicati, ma se c’è un aspetto in cui, durante la stagione appena conclusa, pare essere davvero cresciuto, è la maturità. Dopo il caso del cooling break della discordia in compagnia di Theo e un paio di episodi non proprio edificanti con qualche tifoso a San Siro, il numero dieci è salito di livello negli atteggiamenti in campo e nelle dichiarazioni fuori. L’ulteriore step è atteso con un allenatore esperto nella gestione dei fuoriclasse come Allegri e un dirigente abituato a stare vicino alla squadra come Tare.

a mille

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A differenza della scorsa stagione, poi, in cui Leao e gli altri nazionali che avevano partecipato all’Europeo erano tornati a Milanello con diversi giorni di ritardo rispetto al resto del gruppo, stavolta Rafa ci sarà da subito. Imparerà a conoscere i metodi di Max e avrà qualche settimana di vantaggio – per esempio – su Inter e Juventus, impegnate al Mondiale per club. La rincorsa del nuovo Milan inizia, prima ancora che dal mercato, da qui: un Leao capace di trasferire sul campo il 100% del suo potenziale o giù di lì, fa tutta la differenza del mondo. E Allegri è convinto di poterci contare.



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