La novità del centrocampo nerazzurro si racconta: “Ho parlato con tutti i croati che hanno giocato lì e tutti mi hanno detto: ‘Vacci, non pensarci nemmeno’. Sto studiando l’italiano, ma intanto Mkhitaryan mi fa da traduttore. E col miglior centrocampo del mondo attorno posso giocare ovunque”
D opo il primo graffio della vita interista, il destro da cui è nato il gol-vittoria di Carboni contro l’Urawa, Petar Sucic si è presentato nell’albergo nerazzurro a Seattle Downtown come se avesse appena timbrato il cartellino di uscita in ufficio: serissimo e riservato, nessuna concessione all’umano entusiasmo. I 14 milioni appena spesi dall’Inter per lui sono davvero una responsabilità, anzi il 21enne nazionale croato ha l’aria di chi col lavoro vuole scalare le montagne senza dare troppo nell’occhio: di certo, anche grazie a lui, Chivu vede in futuro nuovi moduli e inesplorate mediane a due.