Al difensore dello Spezia, 27 anni, nel novembre 2023 era stato diagnosticato il linfoma di Hodkin: “Volevo dimostrare che tutto è passato e sono lo stesso di prima”
Un incubo lungo un anno e mezzo. Il difensore spagnolo dello Spezia, Salva Ferrer, non giocava una partita di calcio da 550 giorni: è tornato in campo ieri sera al Picco, dopo la diagnosi del linfoma di Hodkin che l’ha fermato nel novembre 2023. “Ho desiderato così tanto tornare che adesso nemmeno mi rendo conto. L’ho sognato due volte alla settimana negli ultimi mesi. Sono felicissimo” ha raccontato il 27enne catalano al termine della sfida vinta 3-1 con il Cosenza.
la rincorsa
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Arrivato nel 2019 a Spezia, passato nel 2023 ai ciprioti dell’Anorthosis, Salva Ferrer era fermo dal novembre 2023, quando gli fu diagnosticato il linfoma di Hodgkin, un tumore maligno generato dai linfociti B. Dieci mesi dopo ha ricominciato a correre a Follo, nel centro sportivo dello Spezia, che gli è sempre stato vicino. In questa stagione è stato sempre in panchina. “Mi sono sentito come se non fosse passato nemmeno un giorno, la sensazione è stata stranissima. Volevo aiutare al massimo la squadra, ogni minuto, dimostrare che tutto è passato e sono lo stesso”. Ferrer ringrazia i compagni: “Questi mesi sarebbero stati più difficili senza i miei compagni. Mi hanno aiutato al massimo e quando stavo male hanno reso tutto più semplice. Devo tutto a loro, hanno reso il cammino più facile”. Ora comincia la caccia alla Serie A: i liguri attendono ai playoff la vincente della sfida tra Catanzaro e Cesena. Ferrer, uno dei superstiti della promozione in Serie A, ci crede: “Ci sono similitudini rispetto allo Spezia che vinse i playoff nel 2020. Ai playoff conteranno la testa e la voglia di vincere”.