Il tecnico sceglierà in base all’impegno in allenamento. L’ex viola potrebbe essere titolare. Jimenez favorito su Hernandez a sinistra
Con una striscia di tre sconfitte da interrompere a ogni costo per rilanciare la squadra in vista delle ultime undici giornate di campionato e della doppia semifinale di Coppa Italia, ieri il Milan e Conceiçao si sono stretti attorno alla squadra. Perché una terapia d’urto, con per esempio un ritiro punitivo, in questo momento forse sarebbe potuta essere controproducente per un gruppo che domenica è entrato in campo scosso dall’atmosfera creata a San Siro dalla contestazione e dai fischi sentiti già nei primi minuti. Il tecnico portoghese, però, fin da sabato a Lecce pretende che tutti diano più del 100% e in quest’ottica manderà in campo solo coloro che daranno garanzie in entrambe le fasi. Perché negli ultimi tre ko in campionato la porta del Diavolo ha subito due gol a incontro, complici distrazioni e poca voglia di sacrificarsi in copertura. L’ex allenatore del Porto è pronto a intervenire e, rispetto a domenica scorsa, al Via del Mare le variazioni nell’undici titolare saranno almeno quattro. Perché oltre agli squalificati Maignan e Pavlovic, dovrebbero uscire Theo Hernandez e Leao. E forse non solo loro. Servono corsa, fame e rabbia, anche a dispetto della qualità.
Ibra e Moncada
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Secondo la dirigenza e il tecnico il problema è che la squadra ha perso serenità complici i risultati negativi e il clima attorno al club. Molti giocatori, sostengono in via Aldo Rossi e a Milanello, anche per questo motivo stanno rendendo al di sotto delle loro possibilità. Ieri così Ibrahimovic e Moncada si sono presentati a Milanello per far sentire a Maignan e compagni la vicinanza del club. L’advisor di RedBird e il dt rossonero hanno incoraggiato alcuni calciatori con i quali hanno scambiato qualche battuta prima e dopo la fine della seduta. Naturalmente hanno fatto il punto della situazione anche con il tecnico. Stimolare una reazione all’interno dello spogliatoio è invece toccato a Conceiçao che si aspetta di vedere un gruppo che abbia di nuovo il piacere di giocare a calcio e che non sia zavorrato dalle pressioni e dalla pausa del risultato. Perché al via del Mare gli interpreti e forse la tattica (da oggi le prove; ieri ripresa con una seduta divisa in due gruppi) saranno diversi, ma devono cambiare soprattutto la testa e la predisposizione ad aiutare la squadra.
Chi non corre, fuori
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Tradotto: chi non corre, starà fuori. Conceiçao pretende che i singoli si sacrifichino per recuperare il pallone, ma anche che portino la pressione a inizio azione. I dati della sfida contro la Lazio sono stati analizzati con attenzione e le scelte sabato saranno una conseguenza. Contro il Lecce il Milan deve svoltare per forza. Ecco perché Theo Hernandez quasi certamente starà fuori per far posto a Jimenez e perché Leao potrebbe iniziare dalla panchina con Sottil al suo posto o con Chuwkueze a destra e Pulisic sull’out opposto. E poi? Il resto delle valutazioni arriveranno in base agli allenamenti della settimana e alle condizioni fisiche di chi ultimamente non è al top, da Pulisic a Gimenez, passando per Fofana. A Lecce e poi in casa contro il Como servono sei punti per arrivare alla sosta con un briciolo di tranquillità in più. E vanno presi con la corsa e con la rabbia. Due caratteristiche che il Milan finora ha mostrato solo a tratti. Conceiçao adesso le pretende.
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