Finisce 4-1 a Oslo, anche se il risultato si sblocca soltanto nella ripresa: e ora gli Azzurri sono davvero condannati a giocarsi i Mondiali ai playoff.
Inutile girarci intorno, chi più chi meno una “gufatina” abbiamo provato a darla tutti, in qualsiasi modo. Chi vedendo la partita in tv, chi controllando di tanto in tanto il risultato sul web. Perché la speranza è (anzi era) l’ultima a morire e l’idea che l’Italia dovesse passare ancora una volta attraverso le “Forche Caudine” dei playoff per arrivare ai Mondiali (peraltro, nelle ultime due edizioni, sistematicamente persi) proprio non ci andava giù. Eppure, adesso ci tocca rassegnarci. Perché la Norvegia ha vinto anche questa partita. Ha battuto l’Estonia, come da logica e da previsioni, trasformando in una dolorosa formalità l’ultimo atto delle qualificazioni a San Siro contro gli Azzurri.
Norvegia, la festa di Oslo sotto gli occhi di re Harald V
Era tutto apparecchiato per la festa a Oslo, con lo stadio Ullevaal sold out da settimane e con lo stesso re Harald V in tribuna con la sciarpetta coi colori della bandiera norvegese. Eppure, per un tempo la festa si è trasformata in attesa, via via gioiosa, poi sempre meno ottimistica. Perché l’Estonia, formazione capace di conquistare appena quattro punti in tutto il girone di qualificazione e tutti contro la “cenerentola” Moldova, s’è difesa con ordine, rischiando addirittura di far male in contropiede. Insomma, quasi quasi la gufata stava funzionando. Appena abbiamo cominciato a crederci sul serio, però, il sogno si è sgretolato.
L’Estonia resiste un tempo, poi crolla nella ripresa
Cinquanta minuti: tanto ha resistito il fortino estone. Poi su un traversone dalla destra, un colpo di testa del gigantesco Sorloth – riserva all’Atletico Madrid, proprio come Raspadori – ha fatto finalmente esplodere l’esultanza del pubblico di Oslo. E una volta rotti gli argini, sui malcapitati baltici si è abbattuta una sequenza di gol e di palle gol senza precedenti. In pochi minuti lo stesso Sorloth, sempre di testa, ha trovato il gol del raddoppio. Poi è iniziato lo show di Haaland, a bersaglio due volte tra il 56′ e il 62′. L’Etonia è riuscita soltanto a mettere a segno il gol della bandiera al minuto numero 64 con Saarma, rete peraltro di pregevole fattura.
Mondiali, Italia costretta ai playoff: situazione definita
Grazie all’ennesima goleada, la Norvegia si è portata a 21 punti e a +29 di differenza reti. L’Italia, che prima di affrontare la Moldova era a 15 punti e a +10 di differenza reti, tenuta in vita soltanto dall’aritmetica. Meglio concentrare le prossime gufate, insomma, sul sorteggio dei playoff previsto per giovedì 20 novembre, sperando sia clemente con gli Azzurri. Intanto sui social c’è chi ha trovato il tempo di alimentare sospetti sulla valanga di gol subiti in pochi minuti dagli estoni nella ripresa: “Tutto troppo facile”, l’accusa di molti. Dimentichi, forse, del clamoroso score offensivo di Haaland e compagni, capaci di segnare 33 reti nelle sette partite del raggruppamento. Quasi cinque a partita.

