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Sinner, la Wada può fare ricorso per il caso doping: la data e cosa può succedere adesso

September 7, 2024 | by allcalcio.it

Sinner, la Wada può fare ricorso per il caso doping:


diMarco Bonarrigo

È fissato alla mezzanotte di lunedì il termine concesso per il ricorso al proscioglimento di Jannik per la positività al Clostebol. Perché farlo sarebbe un autogol

È fissato alla mezzanotte di lunedì (non di ieri, venerdì 6 settembre, come qualcuno aveva interpretato) il termine concesso all’Agenzia Mondiale Antidoping (Wada) e a Nado Italia per appellare davanti al Tas di Losanna il giudizio di «totale mancanza di colpe o negligenza» con cui l’International Tennis Integrity Agency (Itia) lo scorso 19 agosto ha prosciolto Jannik Sinner da ogni responsabilità per la doppia positività al Clostebol del 10 e 18 marzo. Dalla Svizzera non arriva alcuna anticipazione ma la presentazione degli appelli avviene spesso all’ultimo momento per poter produrre una documentazione più completa possibile.

Un ricorso della Wada (quello di Nado Italia è giudicato improbabile) rappresenterebbe un gesto storico: in passato l’Agenzia ha appellato sentenze di federazioni internazionali (Fifa e Uefa comprese), comitati olimpici locali e organi antidoping di Stato ma mai un provvedimento di un’agenzia indipendente che opera come soggetto terzo per una quarantina di federazioni o associazioni tra le quali grandi federazioni come ciclismo, atletica, scherma e basket. 




















































Se dovesse fare appello, la Wada non punterebbe a un ribaltamento della sentenza (l’assunzione volontaria di Clostebol a scopo dopante è di fatto impossibile) ma a un riconoscimento di colpa parziale (4-6 mesi di squalifica) sfruttando la debolezza della sentenza del processo Itia dove — per capire se Sinner avesse potuto o meno utilizzare la pomata direttamente — si sarebbe dovuto scavare sulle ragioni per cui il prodotto (chiaramente proibito) era nel bagaglio del suo preparatore e sul perché lo stesso soggetto (che vanta competenze farmacologiche) l’abbia fornito al massaggiatore sapendo che sarebbe facilmente entrato nel metabolismo contaminando il suo assistito.

Sono tanti però quelli che puntano a una rinuncia al ricorso. Prima di tutto per motivi tecnici visto che la Wada ha da poco approvato uno studio sulla prevalenza dell’accidentalità nelle positività da questa sostanza, studio elaborato proprio da uno dei consulenti nel procedimento Sinner, il professor Xavier de la Torre, manager del Laboratorio Fmsi di Roma e analista di grande valore. In secondo luogo, per motivi politici: Wada è da mesi nella bufera per aver non aver impugnato la discutibilissima assoluzione dei 23 nuotatori cinesi prosciolti dall’antidoping nazionale dopo un’inchiesta fantasma e con prove a discarico risibili, ipotizzare un ricorso per uso di una pomata cicatrizzante è francamente assai difficile.

7 settembre 2024 ( modifica il 7 settembre 2024 | 07:37)



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