In estate oltre 3200 abbonati in Serie C dopo aver dominato la Serie D con l’obiettivo di salire ancora: oggi dopo una marea di cambi in campo e in panchina è alla quarta sconfitta consecutiva e al 13° posto, in attesa delle prossime decisioni del patron Antonini
Con i fari ancora accesi ma avvolto da un silenzio assordante domenica sera, il Provinciale. Poco prima i tifosi granata, delusi della sconfitta per 1-2 col Giugliano, la quarta consecutiva, lo avevano riempito di fischi mentre lo abbandonavano. E saranno sempre meno probabilmente coloro che ci ritorneranno in occasione delle prossime partite, anche tra i 3.276 che l’estate scorsa ne avevano sottoscritto l’abbonamento dopo il ritorno della quadra tra i professionisti, confidando nelle promesse estive e nelle ambizioni del presidente Valerio Antonini. Si era infatti appena stravinto a suon di record il campionato di Serie D: 94 punti, frutto di 30 vittorie, 4 pari e 0 sconfitte, 95 gol fatti, appena 15 subiti, e vittoria anche della Coppa Italia di Serie D. “La C non ci basta” lo slogan però coniato dal presidente granata ancor prima che finisse il campionato e così subito al lavoro, con i riconfermati Alfio Torrisi allenatore, Andrea Mussi direttore sportivo e lui stesso in veste di direttore generale.
la situazione
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Un trio però nuovo per il calcio professionistico, a corto di esperienza e che nel tempo ha pagato in termini di grossi investimenti andati a vuoto e di risultati. E’ stata smantellata la squadra che aveva vinto il campionato e sono arrivati 18 nuovi calciatori, grossi nomi come Lescano, Bifulco, Udoh, Kanoutè, Karic, Carriero solo per citarne alcuni: “Ho messo a disposizione di Torrisi la formazione più forte della Serie C. L’obiettivo è vincere il campionato. Il secondo posto sarebbe una delusione clamorosa” disse soddisfatto il presidente granata. Non è stato così perché dopo 32 giornate di campionato il Trapani si ritrova al 13° posto in classifica, con 32 punti (10 sono stati tolti con l’estromissione di Taranto e Turris) e fuori addirittura dalla griglia dei playoff.
le vicissitudini
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Nel mezzo l’esonero di Torrisi dopo appena due giornate di campionato e la “promozione” di Totò Aronica dal settore giovanile alla prima quadra. A dicembre via anche Aronica e il d.s. Mussi e gli arrivi di Eziolino Capuano in panchina e del d.s. Giuseppe Pavone. Alla riapertura delle liste squadra ancora rivoluzionata, arrivano 16 nuovi calciatori ed altrettanti vanno via. Nulla di nuovo per quanto riguarda i risultati e così a fine gennaio va via anche Capuano sostituito da Vincenzo Torrente. Il nuovo Trapani, però, ringiovanito rispetto a quello costruito in estate, stenta a fare risultato. Esce dalla Coppa Italia e delude in campionato. Adesso altre riflessioni da parte di Antonini. Torrente e Pavone sembrava potessero avere le ore contate, poi sono stati confermati. Ma la bocciatura resta, al contrario dell’altra squadra di Antonini, quella di pallacanestro, che sta facendo faville in Serie A e per la quale le scelte sono risultate azzeccate.
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