Serie C, la panchina più importante cambia padrone. Verdetto clamoroso: tre capolista a sorpresa

Abbiamo atteso un giorno in più per questo editoriale perché eravamo curiosi di vedere come sarebbe stato risolto l’enigma Catania. Dopo l’esonero della scommessa Tabbiani, ecco Cristiano Lucarelli, un gradito ritorno che rappresenta il primo esempio tangibile di quello che può succedere con le nuove regole firmate dalla Serie B. Ossia, per quanti se lo fossero persi, se un allenatore viene esonerato prima del 20 dicembre, può accasarsi altrove anche all’interno della stessa stagione. Una svolta storica, che onestamente non sappiamo quanto possa risolvere tutti i problemi (enormi) del Catania. La collezione di figurine per ora ha dato esito negativo e con Lucarelli sarebbe auspicabile una svolta netta anche nel ruolo di direttore sportivo. Lucarelli, esonerato dalla Ternana, è una buona scelta, ma perché la virata sia completa serve che venga modificato anche il proprietario dell’altro ruolo chiave in cabina di comando. Anche qui servono certezze, non scommesse, ossia uomini che conoscano la categoria e che abbiano un pedigree di razza. Daniele Faggiano, tanto per fare un esempio, sarebbe un candidato autorevole, ma non sembra che la proprietà voglia un dirigente così di grido e così ingombrante. Si era pensato anche all’ottimo Matteo Lovisa, ma il diretto interessato non si è liberato dalla Juve Stabia e con ogni probabilità non se ne farà nulla.

Per il resto alzi la mano chi avrebbe immaginato il 14 novembre che i tre gironi della Serie C avrebbero avuto le seguenti capolista: Mantova, Torres e Juve Stabia. La morale che per ora insegnano i verdetti d’autunno è che non sempre i soldi fanno la felicità. Non è detto che alla fine dell’anno finirà così, ma di sicuro è un segnale importante a tutto il movimento. Dietro la scrivania ci sono dirigenti come Christian Botturi a Mantova che lo scorso anno con meno di un milione di euro avevano portato la Pro Sesto a lottare per la promozione. Dietro il Mantova c’è il Padova, mentre la Triestina perde terreno e il Vicenza ha accumulato un ritardo notevole pur avendo vinto le ultime due partite. Dietro la Torres c’è il Cesena, che ribadiamo ancora essere la nostra favorita, dietro la Juve Stabia scalpitano l’Avellino della certezza Perinetti e il Benevento che vuole risalire subito in B. Tre gironi appassionanti, tre verdetti non banali. State incollati alla poltrona, ne vale decisamente la pena