Dopo un percorso segnato da infortuni e porte in faccia, il 22enne ha trovato il suo spazio e ora è il secondo marcatore del girone B
Per un Mignani che insegue il sogno playoff in B con il Cesena neopromosso, ce n’è un altro che in C sta segnando gol a raffica. Guglielmo, attaccante classe 2002, è il figlio di Michele: gioca con la Pianese ed è il secondo miglior marcatore del girone B con 12 gol in 26 partite. Meglio di lui ha fatto soltanto Cicerelli della Ternana. La squadra di Formisano è ottava in classifica e continua a vincere grazie alle reti del suo bomber. Nella scorsa stagione in D ha trascinato il gruppo fino alla promozione realizzando addirittura 19 centri in 33 gare. Quando attacca la profondità e si libera dei difensori è impossibile da fermare. Fa valere il fisico e con il destro non sbaglia un tiro. Eppure, Mignani jr. ha dovuto lavorare tanto per imparare a essere decisivo. Fino a qualche anno fa non trovava spazio neppure tra i dilettanti, gli infortuni lo hanno condizionato. Nonostante le porte in faccia però ci ha sempre creduto. Voleva dimostrare di potercela fare, adesso il futuro è tutto in discesa.
Al Siena con Gilardino
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Mignani ha sempre amato il calcio, ma da piccolo ha giocato anche a basket. Quando papà Michele allenava la Triestina nel 2006, Guglielmo aveva appena quattro anni e di giocare al freddo non ne voleva sapere. Così ha provato a tirare a canestro, ma quando la famiglia è ritornata a Siena lui ha subito rimesso gli scarpini. Il ragazzo è nato e cresciuto nella città del Palio ed è orgogliosissimo delle sue origini: in estate indossa i colori della contrada del Bruco e corre in Piazza del Campo. Con il club bianconero ha cominciato nelle giovanili, poi è passato alla Fiorentina nell’U18. Era il 2019, il Covid ha bloccato i campionati e il ragazzo è tornato a casa. L’anno successivo è ripartito dal Siena in D con Gilardino in panchina: giocava esterno su entrambe le fasce, era rapido e bravo nell’uno contro uno, davanti alla porta però non ci arrivava. Ha chiuso quella stagione con 3 gol in 27 partite.
il nuovo ruolo
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Quando nel 2021, a 19 anni, Mignani sembrava pronto per il salto in C qualcosa è andato storto. La parentesi al Montevarchi neopromosso con zero presenze, il ritorno in D tra Carpi e Badesse senza riuscire a lasciare il segno. Ancora l’esperienza al Poggibonsi, nei primi mesi del 2022, con appena 12 gare e una sola rete segnata. La svolta è arrivata all’Orvietana: “Volevo dimostrare a me stesso di essere ancora quel giocatore che aveva fatto bene con il Siena – ha raccontato Mignani -. Era la mia ultima chance”. La squadra umbra, ultima in classifica con pochissimi punti, ha dato fiducia all’attaccante schierandolo prima punta. Lui ha risposto realizzando 6 gol nel girone di ritorno che sono valsi la salvezza a fine stagione.
i consigli di papà
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Mignani osserva Lautaro e ha sempre ammirato pure Immobile e Belotti: “Guardo sempre i video del Toro. Analizzo i suoi movimenti, le giocate, i gol. È davvero eccezionale. Un altro attaccante che credo sia fortissimo è Christian Shpendi, allenato da papà”. Guglielmo ha un ottimo rapporto con suo padre: si sentono tutti i giorni, soprattutto nel weekend dopo la partita. Insieme analizzano la gara per capire dove migliorare. Quando la domenica il ragazzo ha il giorno libero raggiunge il Manuzzi per tifare il Cesena di papà Michele. Così come non si perde una sfida di suo fratello Carlo, centrocampista classe 2005 del Poggibonsi. “Ero sempre quello più scarso – ha raccontato scherzando – lui è più piccolo, ma in campo è davvero incredibile”. Quanti pomeriggi hanno trascorso ad allenarsi insieme a papà Michele. Il sogno di famiglia è ritrovarsi tutti in Serie A, tra panchina e campo. Mignani jr. sa già cosa fare.
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