Serie B, verso i playoff: i pronostici di Attilio Tesser: “Dico Cremonese e Palermo”

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I pronostici del tecnico che 14 anni fa portò il Novara dalla C alla A: “Più gare in pochi giorni, si azzera tutto. La squadra di Stroppa ha esperienza e qualità, ma Pohjanpalo ha dato a Dionisi i gol che mancavano”

Lorenzo Cascini

Appena nomini la parola playoff gli vengono in mente una serie di fotografie. La cavalcata con il Novara, la finale e la promozione. “È sicuramente il ricordo più bello che mi lega al campionato di Serie B”. Attilio Tesser risponde da Trieste, dove attualmente allena in C, e lo fa analizzando con precisione, argomentando, senza paura di esporsi. È uno che segue tutto, conosce la categoria e in passato ha dimostrato di saperla anche vincere, appunto portando il Novara dalla C alla Serie A. “I playoff sono un torneo a parte. È un po’ come se si azzerasse tutto. E se devo fare un nome, dico di fare attenzione alla Cremonese di Stroppa…”.  

Partiamo proprio da qui, dai play off. Lei li ha affrontati e vinti col Novara nel 2011. Cosa bisogna avere per andare in A? 

“Allora, la cosa principale è la condizione fisica. Vince chi sta meglio. Conta tanto come arrivi, perché sono poche partite e molto ravvicinate. E poi ci vuole un po’ di predisposizione al saper giocare certe gare, quando il pallone pesa di più e si alza la pressione…”.

E i valori dei singoli possono essere un fattore?

“Certo, i playoff sono un po’ un torneo a parte. È come se si azzerasse tutto. E quindi sì, anche le giocate dei singoli possono essere decisive. Ma non lo scopro io, lo dicono i precedenti”. 

Chi vede come favorita per la promozione? 

“Se devo fare un nome, dico la Cremonese di Stroppa. Hanno giocatori di esperienza e qualità, in più molti hanno già fatto partite simili. Dicevamo, poi, dei valori dei singoli. Tra i biancorossi c’è solo l’imbarazzo della scelta. Voglio però fare i complimenti a D’Angelo e al suo Spezia, stanno facendo un grande campionato. Ma se lei mi chiede di sceglierne una…”.

E se dovesse indicare una sorpresa? 

“Penso che il Palermo possa stupire. Vedo la squadra di Dionisi come possibile outsider. A gennaio hanno pure preso Pohjanpalo che sta portando i gol che mancavano: ora sono settimi, ma come detto… una volta lì, si azzera tutto. È come se fossero tutte finali. E quindi occhio ai rosanero, hanno le carte in regola per arrivare fino in fondo”.

Torniamo adesso indietro di 14 anni. Lei con il suo Novara, batteva il Padova e raggiungeva la Serie A. Che ricordi ha? 

“Un momento indelebile, meraviglioso. Fu incredibile per la città di Novara, per la squadra e per la società. Noi arrivavamo dalla C, nessuno aveva la pretesa di giocare i playoff, figuriamoci di vincerli. È stata veramente una cavalcata unica”.



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