Dionisi si ritrova a disposizione un trio di punte in grande forma proprio in vista dello sprint finale della stagione
Come riscrivere la stagione in quattro mosse. Il Palermo si è regalato la possibilità di farlo, nonostante un campionato travagliato e contraddittorio nelle dinamiche e nelle scelte. La squadra di Dionisi però ha cambiato rotta e il successo nello scontro diretto di Catanzaro ha regalato un sesto posto che un mese fa sembrava difficile da raggiungere. Una posizione che, a quattro giornate dalla fine, autorizza a sognare di nuovo in grande. A patto che i rosanero diano quella continuità nel rush finale che è mancata per larghi tratti della stagione, per avvicinarsi al meglio ai playoff e disputarli da protagonisti. Le conseguenze dell’inversione di tendenza stanno tutte in un attacco che, contrariamente alla prima parte della stagione, fa male, grazie a chi è arrivato a gennaio, ma anche a chi c’era e non veniva utilizzato. perché un reparto avanzato così, Sassuolo a parte, non ce l’ha nessuno. Non c’è dubbio, com’era prevedibile, che il peso di un centravanti come Pohjanpalo si è fatto sentire in questo cammino con effetti devastanti.
Bomber di razza
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L’ultimo capocannoniere della Serie B, con 9 gol in 10 partite, si è preso lo scettro di miglior marcatore rosanero, un bottino che sarebbe potuto essere più ampio se il Var non gliene avesse annullati due, a Bari e a Catanzaro. Il valore aggiunto del finlandese sotto porta è certificato dal paradosso di resistere ancora come capocannoniere del Venezia in Serie A, nonostante non ci giochi più da febbraio. Non può, però, passare in secondo piano quanto fatto, finora, anche da Brunori, dopo il periodo di esilio forzato in panchina nel girone di andata (perché non si allenava bene, a detta di Dionisi) che da gennaio ha messo a segno 6 reti che, aggiunte all’unica dell’andata, diventano 7, più 4 assist, gli ultimi due proprio domenica scorsa per l’operazione rilancio. L’italo-brasiliano ha svolto un ruolo fondamentale per l’integrazione immediata di Pohjanpalo, accogliendolo da vero capitano e mettendosi anche al suo servizio nel nuovo ruolo che gli ha ritagliato Dionisi alle sue spalle come rifinitore. Il gesto di concedergli il rigore contro il Mantova, alla prima partita in casa del finlandese, per fargli rompere il ghiaccio è stato l’inizio di un’intesa che tra i due è cresciuta di giornata in giornata e l’imbucata che Pohjanpalo ha trasferito in rete a Salerno è stata la riprova.
Riscatto francese
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Ma non c’è soltanto la coppia delle meraviglie là davanti, perché il Palermo proprio nell’ultimo match ha scoperto di poter contare anche su Le Douaron che nei minuti finali ha suggellato la vittoria con la rete della sicurezza e il sorpasso ai calabresi in virtù di un gol in più nel computo dei confronti diretti per la classifica avulsa. Il francese, che da oggetto misterioso si era palesato sul finire del girone d’andata con 4 gol in 5 gare, ha finito per essere oscurato dall’arrivo di Pohjanpalo e da titolare quasi inamovibile si è ritrovato rincalzo di lusso con pochi minuti a disposizione. La zampata vincente di Catanzaro, oltre ad avere rappresentato il secondo gol arrivato dalla panchina in tutta la stagione, lo ha rimesso in luce per il rush finale, fornendo a Dionisi un’arma in più sulla quale contare nel ventaglio delle scelte non solo partita in corso. Perché con 4 gare in 15 giorni il tecnico dovrà essere bravo a dosare le forze, cominciando dalla sfida con il Südtirol di domani nella quale un altro successo proietterebbe il Palermo verso un finale inaspettato.
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