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Serie A – Le pagelle di Lecce-Inter 0-4: la ‘carica’ di Lautaro, l’energia di Frattesi, il lavoro di Inzaghi

February 26, 2024 | by allcalcio.it

Serie A – Le pagelle di Lecce-Inter 0-4: la ‘carica’


Lecce-Inter, match valido per la 26esima giornata di Serie A, è terminato sul punteggio di 0-4 frutto della doppietta di Lautaro, del gol di Frattesi e di quello di De Vrij. Con questo risultato l’Inter mantiene il +9 di vantaggio in classifica sulla Juventus, per giunta avendo anche giocato un match in meno. Qui di seguito i voti ai protagonisti della partita.

Le pagelle del Lecce

Wladimiro FALCONE 5,5 – Sui gol non può un granché, ma sono comunque 4. Tantini per uscirne con la sufficienza.

Valentin GENDREY 5,5 – Si vede poco in spinta, soffre un po’ troppo in contenimento.

Federico BASCHIROTTO 5 – Si sono viste sue prestazioni migliori. Scarsa l’intesa con Touba questa sera.

Ahmed TOUBA 4,5 – Dal suo lancio un po’ alla ‘carlona’ nasce la situazione del primo gol di Lautaro, a cui si somma poi il ‘salgo o non salgo’ nell’intesa con Baschirotto. Si perde anche l’inserimento di Frattesi, per quanto quest’ultimo non fosse facilissimo. Dal 57’ Joan GONZALEZ 5,5 – ‘Mangiato’ da de Vrij sul gol dell’olandese.

Antonino GALLO 6 – Qualcosa in più rispetto a tutti gli altri del reparto, se non altro per un primo tempo che non era stato male dal punto di vista offensivo.

Hamza RAFIA 5,5 – Un discreto primo tempo dove lotta e prova a farsi sentire; ma già a inizio ripresa crolla dal punto di vista anche fisico. Dal 57’ Mohamed KABA 5 – Non entra in partita.

Yiber RAMADANI 5,5 – Anche per lui un più che discreto primo tempo – come tutto il Lecce del resto, ma è comunque apparso un po’ lento nell’esecuzione vera e propria delle giocate. Dal 79’ Medon BERISHA – sv.

Alexis BLIN 6 – Prova a lottare in una zona di campo dove l’Inter ha grandissimi interpreti. La sua non è una partita negativa. Sfiora anche un gol di testa a inizio ripresa.

Pontus ALMQVIST 5,5 – Anche per lui un primo tempo generoso, mobile, di sacrificio quando ce n’è stato bisogno. Come per gli altri però, alla distanza, la prestazione è un po’ scaduta. Dal 77’ Remi OUDIN – sv.

Roberto PICCOLI 5,5 – Ci mette fisico e grinta, ma nelle occasioni – poche – che ha a disposizione risulta un po’ ‘grossolano’ nell’esecuzione decisiva della giocata.

Nicola SANSONE 5,5 – Alcune delle azioni più interessanti sono le sue (come sempre soprattutto nel primo tempo), ma anche qui vale il discorso fatto per tanti compagni: è mancato il guizzo giusto. Dal 57’ Lameck BANDA 6 – Buon impatto con la gara, sfiora anche il gol con una pregevole giocata personale.

All. Roberto D’AVERSA 5,5 – Il suo Lecce ne prende 4, ma se si va ad analizzare la prestazione – più che il risultato – la squadra ha provato a giocare secondo i dettami tattici che conosce: aggressività, coraggio, tentativo di recupero alto. Per un tempo ha funzionato e ne è venuta fuori anche una partita positiva. Alla distanza, con meno energie e un filo meno di attenzioni, è un po’ crollata. In ogni caso: non era oggi che era chiamato a far punti. Le prossime due quelle decisive in ottica salvezza.

Le pagelle dell’Inter

Emil AUDERO 6 – Qualche brividino quando deve giocare con i piedi, ma non commette errori.

Yann BISSECK 6,5 – Una partita precisa, senza errori in lettura o in uscita. Un suo spunto offensivo da anche il là all’azione che porta al gol di Frattesi.

Stefan DE VRIJ 7 – Guida la difesa con personalità e l’esperienza del caso, impreziosendo la prestazione con la gioia personale del gol – anche se a partita ormai decisa.

Carlos AUGUSTO 6,5 – Come Bisseck gioca una partita ‘silenziosa’ ma attenta, senza strafare ma non sbagliando nulla nelle esecuzioni e nelle scelte.

Denzel DUMFRIES 6 – Spinge un po’ meno del solito in una serata però in cui l’Inter alla fine non ne ha nemmeno così bisogno.

Davide FRATTESI 7,5 – C’è lui e non Barella, ma la sostanza non cambia. Ne fa le veci correndo e rincorrendo, rubando palla e inserendosi per il gol del centrocampista. Una conferma della qualità e della profondità della rosa. Dal 77’ Ebenezer AKINSANMIRO – sv.

Kristjan ASLLANI 6,5 – E’ positiva anche la sua di prova, con il pallone che manda in porta Lautaro per il primo gol e per una prestazione, più in generale, di assoluta qualità. Dal 55’ Nicolò BARELLA 6 – Ingresso onesto in una partita però in cui l’Inter è già in controllo.

Henrikh MKHITARYAN 6 – Forse il più sornione oggi lì in mezzo al campo. Gioca e fa giocare, ma senza strafare. Probabilmente perché consapevole non ce ne fosse il bisogno. Dal 65’ Davy KLAASSEN 6 – Finale senza particolari spunti il suo, in una mezz’ora in cui i nerazzurri giocando un po’ anche col cronometro.

Federico DIMARCO 6 – Meno appariscente del solito, l’Inter oggi i gol che sbloccano la gara li costruisce dal centro più che sugli esterni. Dimostrazione però in fondo che questa squadra ha tantissime frecce da poter utilizzare col suo arco. Dal 77’ Tajon BUCHANAN – sv.

Alexis SANCHEZ 7 – Gioca una partita brillante e intelligente. La fotografia migliore forse nel gol dello 0-2, dove prima abbassandosi, poi dettando il passaggio e infine ‘leggendo’ l’area fa 3 giocate su 3 degne di un giocatore della sua caratura, di uno che da una vita bazzica solo grandi squadre.

Lautaro MARTIENZ 8 – Prima 100 e poi 101. Fin troppo banale sarebbe usare l’espressione ‘carica’, parafrasando la nota pellicola Disney. Eppure Lautaro è davvero questa cosa qui: carica. Carica nervosa, carica sempre positiva per un reparto offensivo che l’argentino, leader assoluto di questo gruppo, si è appunto ‘caricato’ quest’anno ancor di più sulle spalle. Che sia il Via del Mare o nelle grandi notti europee, Martinez fin qui ha sempre risposto presente. Per quella che è una stagione, dati alla mano, molto semplice alla fine da definire: da fuoriclasse. Dal 65’ Marko ARNAUTOVIC 6 – Impatto onesto con la partita. Senza strafare, prova a farsi vedere con qualche buona giocata. Fluido.

All. Simone INZAGHI 8 – Cambiano gli interpreti, non cambia la qualità. Anche contro un Lecce che, al di là del risultato, nel primo tempo aveva giocato una bella partita. Questo è il primo sintomo di una maturità straordinaria del gruppo e del lavoro dell’allenatore nel tenere motivati, oltre che preparati, davvero tutti. L’Inter in Italia quest’anno ha fatto, anche e soprattutto per qualità delle prestazioni, un campionato a parte rispetto a tutte le altre. Con merito, insomma, resta davanti a tutte. E partite come questa ci dicono infondo che lo rimarrà fino alla fine.

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