Se avessi guadagnato dalla curva non avrei fatto quello per cui sono stato arrestato

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Gli avvocati Alessandro Diddi e Jacopo Cappetta riportano le parole del proprio assistito, Luca Lucci, capo ultras del Milan imputato nel processo che vede coinvolte le curve di Milan e Inter: “Ha avuto un passato di attività non commendevoli fuori dalla curva, ma quello per cui viene accusato in questo processo non corrisponde alla sua immagine. Ha detto così: ‘Se avessi guadagnato dalla curva non avrei fatto quello per cui sono stato arrestato'”. I legali hanno poi parlato a proposito del tentato omicidio di Enzo Anghinelli, ultras rossonero: “Su Anghinelli confidiamo di andare a casa non solo con una sentenza di assoluzione, ma anche con qualche calunnia. Non è il mandante e la curva non c’entra niente”.

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