Scommesse, dove finisce il lecito e dove inizia la stupidità

Questa settimana vorrei partire dal calcioscommesse. Un gigantesco calderone in cui è finito dentro anche chi, probabilmente, non c'entra nulla. In settimana sono cominciate a circolare liste e voci incontrollate, qualcuno ha temuto che ci fossero davvero altri nomi pesanti e il rischio non è ancora del tutto scongiurato. E qui partono i distinguo. Se qualcuno ha scommesso sulla propria squadra evidentemente ha commesso un peccato grave e a nulla valgono le campagne mediatiche per cercare di giustificarlo o farlo passare per una vittima. I calciatori sanno perfettamente cosa possono o non possono fare. Per intenderci: se Zaniolo ha giocato davvero solo a blackjack su un sito illegale mi sembra decisamente meno grave di un Tonali (se confermato) che scommette sul Milan. E anche qui va fatto un distinguo: se qualcuno scommette sulla propria ammonizione è gravissimo, se scommette sulla vittoria della propria squadra è grave ma meno di quanto non lo sarebbe



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