Nelle dichiarazioni fatte ai pm di Torino nella prima inchiesta sul betting, Tonali aveva detto che era stato lui a introdurlo nel mondo delle scommesse e sarebbe stato sempre lui a fare da collettore delle somme da versare poi a Tommaso De Giacomo
L’Aia ha sospeso in via cautelare l’arbitro di serie D Pietro Marinoni, tra gli indagati dell’inchiesta scommesse della procura di Milano. Nelle dichiarazioni fatte ai pm di Torino nella prima inchiesta sul betting, Sandro Tonali aveva detto che era stato lui, Marinoni, a introdurlo nel mondo delle scommesse e sarebbe stato sempre lui a fare da collettore delle somme da versare poi a Tommaso De Giacomo, uno degli organizzatori del sistema di puntate. Marinoni, 29 anni, della sezione di Lodi, era in classe con la sorella di Tonali, per questo è riuscito ad agganciare il calciatore quando ancora giocava al Brescia e a convincerlo a puntare attraverso siti illegali. La posizione di Marinoni, che come arbitro è ovviamente un tesserato della Figc, verrà valutata anche dal procuratore federale Giuseppe Chinè. Gli atti che ha chiesto alla procura di Milano non sono ancora arrivati, non appena saranno sul suo tavolo inizierà a capire esattamente quale sia stato il ruolo dell’arbitro in questa vicenda e se ci siano state puntate in ambito calcistico. In questo caso si configurerebbe per lui la violazione dell’articolo 24, comma 1, del codice di giustizia sportiva, che vieta ai tesserati di scommettere su incontri organizzati da Figc, Fifa e Uefa.
sanzione
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La sanzione prevista è di almeno tre anni di squalifica, a meno che non si patteggi: se l’accordo si trova prima del deferimento, la pena viene automaticamente dimezzata. C’è comunque anche da capire se ci siano anche gli estremi di illecito sportivo, circostanza che avrebbe sanzioni decisamente più serie.