Terza vittoria di fila e quinto risultato utile consecutivo: l’Atalanta vince in rimonta contro il Chelsea alla New Balance Arena, sale a quota 13 punti, momentaneamente terza in solitaria, ipoteca un pass per gli spareggi ed è padrona del proprio destino in chiave qualificazione diretta agli ottavi di finale di Champions League.
Gol di Joao Pedro al 25′, pareggio di Scamacca al 55′, rete decisiva di De Ketelaere all’83’: partita vibrante, quella valida per la sesta giornata della Fase Campionato. La Dea si conferma in formato europeo battendo i campioni del mondo.
Atalanta-Chelsea, la chiave della partita
La capacità dell’Atalanta di non scomporsi dopo il vantaggio del Chelsea e di non sbilanciarsi continuando a fare la sua partita: propositiva e volitiva. Un atteggiamento premiato dai gol del pari e dal del sorpasso nella ripresa. Pazienza e costante voglia di giocare a calcio ripagati con un risultato preziosissimo, che dà fiducia e irrobustisce la classifica all’alba del rush finale della Fase Campionato.
Rivivi le emozioni di Atalanta-Chelsea
Atalanta, top e flop
- De Ketelaere 7.5: Non riesce a correggere in rete un tiro di Lookman respinto da Sánchez. Caicedo lo limita con chiusure tempestive che gli impediscono di accendersi. Ma quando lo fa è assist: tocco delizioso, con il piede debole, per il colpo di testa vincente di Scamacca. Corona un secondo tempo fantastico con il gol che decide la partita.
- Kolasinac 7.5: Primo tempo mostruoso. E il secondo non è da meno. Insuperabile. Un leone sulla fascia destra. Impressionante in anticipo. Dalle sue parti non si passa. Energia e muscolarità al servizio della causa nerazzurrra.
- Scamacca 7: Si fa valere col lavoro di sponda, fa salire la squadra. Atteggiamento dinamico e propositivo. Premiato con il primo gol in Champions League alla quarta presenza.
- Carnesecchi 6.5: Due paratissime nella ripresa per blindare tre punti d’oro.
- Bellanova 6: Parte bene, esce in lacrime per l’infortunio muscolare che lo taglia fuori dai giochi dopo una galoppata imperiosa (17′ pt Zappacosta 5: Entra a freddo, fatica a rompere il ghiaccio, impreciso nella ripresa).
- Lookman 5.5: Si accende con un paio di fiammate, sfiora il gol in due occasioni ma è meno letale del solito. Gol annullato per fuorigioco nella ripresa.
- De Roon 5: Tiene in gioco James, che serve l’assist per l’1-0 di João Pedro. Piuttosto impalpabile in fase di possesso dove non riesce a imporre la sua consueta leadership.
Chelsea, top e flop
- Acheampong 7: Il salvataggio sul tiro a botta sicura di Lookman vale come un gol. Attento e provvidenziale. Pulito e preciso. Molto bene da terzino destro.
- Caicedo 7: Una diga. Un muro umano a tratti insormontabile. Non per caso uno dei migliori centrocampisti in circolazione.
- Joao Pedro 6.5: Al posto giusto nel momento giusto: caratteristica dei grandi attaccanti. Non lascia scampo a Carnesecchi. Sul finire del match impone la sua qualità superiore.
- James 6.5: Evita il fuorigioco e trova un cross basso perfetto per Joao Pedro. Una spina nel fianco sulla sinistra per l’Atalanta, l’uscita per infortunio di Bellanova ne agevola il compito. Nel secondo tempo fallisce un calcio di rigore in movimento.
- Pedro Neto 6: Peperino instancabile, si accende ogni volta che il pallone transita tra i suoi piedi. Mai un possesso banale.
- Cucurella 5.5: Esperienza al servizio della causa dei Blues. Tante buone letture. Efficace in tutte le fasi di gioco. Ma nel secondo tempo l’Atalanta sfonda sulla sua fascia e va a pareggiare.
- Chalobah 5: Soffre, a tratti, la velocità di Lookman. Ammonito per un fallo su Scamacca, tiene in apprensione Maresca.
- Enzo Fernández 5: Fatica a illuminarsi, ben contenuto dall’Atalanta.
Atalanta-Chelsea, la pagella dell’arbitro
Ad arbitrare Atalanta-Chelsea è stato lo spagnolo Alejandro Hernández, assistito dai connazionali José Naranjo e Diego Sánchez Rojo (assistenti di linea); Alejandro Muñiz Ruiz (quarto ufficiale); Cesar Soto Grado (Var) e Guillermo Cuadra Fernandez (Avar). Dirige con autorevolezza. Corretta la gestione dei cartellini, ma serve il Var per smentire il fuorigioco visto dal secondo assistente di linea. Voto 6.
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