Sassuolo-Udinese 3-1, gol di Laurienté, Koné, Davis, Iannoni

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Emiliani a segno all’8′ con Laurienté e Koné al 12′, nella ripresa le reti di Davis e di Iannoni, appena entrato

Dal nostro inviato Vincenzo Di Schiavi

Riecco Berardi e Laurienté. La coppia che ha riportato il Sassuolo in Serie A a suon di record manda il primo vero squillo stagionale, piegando un’Udinese troppo sbadata dietro per pretendere dividendi importanti e alla fine pure contestata. La bandiera neroverde imbecca il francese per l’1-0, poi è Laurienté a servire a Koné la palla del raddoppio. Tutto nel primo quarto d’ora, quanto basta per indirizzare una gara che poi il Var contribuisce a non mandare fuori giri, cancellando le topiche dell’arbitro Perenzoni che vede due rigori inesistenti per l’Udinese.

uno-due

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Dopo la Coppa Italia Grosso rimette in campo tutti i big con Matic play a centrocampo e il tridente usuale: Berardi, Pinamonti, Laurienté. Nell’Udinese c’è Zaniolo al fianco di David, ma la grande novità di Runjaic si chiama Matteo Palma, difensore classe 2008, 194 cm, nato a Berlino da mamma tedesca e padre italiano. Per il 17enne è l’esordio assoluto da titolare in A, l’anno scorso aveva giocato 4 minuti all’ultima di campionato contro la Fiorentina. Il primo quarto d’ora però è da incubo. Un gran sinistro di Zaniolo deviato a fatica da Muric in angolo e il successivo colpo di testa di Kristensen illudono l’Udinese di avere in pugno il match. Il Sassuolo invece punisce blocchi difensivi troppo alti e in 12 minuti ne fa due, complice anche l’impaccio del baby bianconero. Ponte di testa di Pinamonti per Berardi che lancia Laurienté: il francese si mangia Palma in uno contro uno e insacca. Quattro giri di Lancetta e Laurienté appoggia Koné che supera Palma di slancio e gela Sava. La reazione dell’Udinese è confusa, ma più perso ancora è l’arbitro Perenzoni che fischia due rigori assurdi per i bianconeri. Zaniolo cade in area ma è lui a fare fallo su Laurienté; l’intervento di Walukiewicz su Solet è pulito perché tocca la palla ed è sotto il piede dell’avversario e non sopra. Al Var Perenzoni deve poi rimangiarsi tutto.

ripresa

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Dopo l’intervallo Runjaic toglie Palma affidandosi all’esperto Ehizibue e inserisce pure il baby Miller per lo spento Piotrowski. L’Udinese guadagna campo e impone la propria fisicità, gli emiliani si abbassano troppo e il gioco conservativo non fa per loro. Tant’è che subiscono. Il solito inserimento di Atta produce un diagonale che Muric non trattiene e Davis piazza il tap in vincente. Gara riaperta. Grosso ha bisogno di forze fresche: dentro Fadera a sinistra e Thorstvedt in mezzo. Ma l’inerzia resta nelle mani dei friulani, trascinati dalle accelerazioni di Davis, a pieni giri dopo un primo tempo di nulla. L’attaccante sfiora il pari con un diagonale sinistro. Anche Zaniolo mette i brividi a Muric, mentre il Sassuolo fatica ad attaccare gli spazi rispetto al primo tempo. Grosso però indovina l’uomo giusto per colpire in profondità: esce Koné ed entra Iannoni. Sul cross di Fadera, il centrocampista brucia Karlstrom blindando il risultato. L’Udinese sconta l’ennesima amnesia difensiva. Il Sassuolo si gode una classifica più tranquilla dopo il brutto avvio.



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