Sampdoria fuori dalla crisi: è partita la rimonta

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Il clima è cambiato, il tecnico e Accardi hanno dato la spinta e la squadra ora c’è. Con un Niang in più. Così i liguri sono ripartiti con due vittorie di fila e ora guardano al futuro con più serenità

Giornalista

I primi segnali evidenti che il vento stava cambiando in casa Sampdoria sono arrivati con la vittoria al Ferraris contro il Cosenza. il 1° febbraio. L’espulsione di Vieira, il gol di Depaoli poco prima dell’intervallo, una ripresa in cui la squadra ha retto l’urto degli ospiti. E poi il bis, una settimana dopo con il Modena, quando Niang ha saputo prendersi la scena firmando il gol-vittoria. Due successi di fila dopo mesi difficili: ora Leonardo Semplici cercherà la continuità a Bolzano, ma la nuova strada sembra tracciata.

la svolta

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Il tecnico ha fatto la sua parte, appena sbarcato a Genova, quando ha raccolto un ambiente depresso e gli ha restituito un po’ di serenità. Molta psicologia, all’inizio della sua gestione. E qualche soluzione tampone, come Meulensteen adattato a difensore centrale. Il resto lo ha fatto il mercato: una mini rivoluzione di gennaio “in cui abbiamo cercato di adattare la squadra a quel che chiedeva il mister, cercando di dare freschezza e personalità. Siamo andati a cercare giocatori con personalità spiccate”, ha raccontato ieri il d.s. Accardi, tracciando un bilancio della stagione. Proprio contro il Modena, nell’undici iniziale, c’erano ben sette elementi arrivati nella sessione del mercato invernale. Un dato che conferma la filosofia con cui è stata impostata l’ultima campagna acquisti. Non solo: se da una parte Pedrola aveva manifestato il desiderio di andare a rigenerarsi altrove — ed è stato accontentato, con il trasferimento al Bologna – la Samp ha avuto anche risposte ben diverse da quei giocatori per i quali aveva avuto richieste. I nomi? Depaoli, Coda, Venuti, Benedetti. “Da loro ci siamo sentiti dire: ”Se non ci mandate via voi, mai ce ne andremmo in questa situazione””, ha spiegato Accardi. Parole forti, che hanno lasciato il segno. Se uno ha gli attributi, non abbandona la nave in difficoltà. E così è successo. Ecco perché adesso, anche se la Samp intende continuare a navigare a vista, partita dopo partita, si respira un’aria diversa a Bogliasco.

le prospettive

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Una rosa anche numericamente più funzionale alle esigenze dell’allenatore. Mentre la rivoluzione estiva aveva portato ad avere 31 uomini in gruppo, di cui 26 di movimento. Nel momento in cui tutti erano stati disponibili, fatalmente si è generato qualche mal di pancia da chi non trovava spazio. Gli ultimi innesti, poi, fanno parte di una strategia sul medio-lungo termine. Perché ad esempio Abiuso, Sibilli, Beruatto e Curto sono in prestito, ma con diritto di riscatto, Altare ha un prestito di 18 mesi con diritto/obbligo di riscatto. E pure per il gioiello Niang, che Accardi ben conosceva dai tempi di Empoli, è stata scelta una formula ad hoc: rinnovo automatico al raggiungimento di determinati obiettivi, ma con un’opzione libera a favore della Samp, indipendentemente dall’andamento della stagione. Curiosità: lo stesso presidente Manfredi, l’estate scorsa, aveva chiesto ad Accardi il franco-senegalese in uscita dall’Empoli. Una squadra di uomini, tutti votati alla causa: c’è chi ha detto sì senza indugi – Oudin – anche se in B mai aveva giocato prima d’ora. Il prossimo obiettivo è quello di restituire a Semplici il miglior Coda, quello che un anno fa segnò 16 gol in B (e Tutino 20…) e negli ultimi tempi ha faticato. Ma ieri è passato e, dicono da queste parti, non tornerà.



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