Il nuovo tecnico giallorosso era ospite al matrimonio dell’attaccante, che spinge per tornare. Il costo? Intorno ai 25 milioni
Un figlio di Roma potrebbe tornare a Trigoria. E stavolta non si tratta di Davide Frattesi ma del suo amico Gianluca Scamacca. L’attaccante di Fidene, fresco sposo, ha espresso infatti la sua volontà di tornare a Trigoria tanto più ora che in giallorosso c’è Gian Piero Gasperini. I due si sono parlati anche in occasione del matrimonio, andato in scena mercoledì scorso a Roma tra Scamacca e Flaminia Appolloni. Ovviamente in quel momento i pensieri erano altri, ma nei giorni successivi l’attaccante ha insistito come d’altronde aveva fatto due anni fa quando sembrava a un passo dal ritorno a Roma prima del passaggio all’Atalanta. Ad amici e conoscenti ha espresso il desiderio di tornare a casa, nella squadra che l’ha visto crescere prima del passaggio (a soli 16 anni) al Psv e dal tecnico che lo ha valorizzato di più in carriera.
gasp, il top per scamacca
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Sotto la gestione Gasperini, infatti, Scamacca ha vissuto la sua migliore stagione con 19 gol, la conquista dell’Europa League da protagonista e la convocazione in Nazionale. Lo scorso anno, a causa di una serie di infortuni, non c’è stata l’occasione per bissare ma a luglio Gianluca tornerà a disposizione dopo la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro subita a febbraio. Con un feeling già rodato, il tecnico sa che Scamacca può diventare importante in un reparto che ha bisogno di gol e fisicità al netto della permanenza di Dovbyk. A Bergamo la situazione è in fase di valutazione.
le alternative
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L’esplosione di Mateo Retegui mette Scamacca nella condizione di rincorrere un posto da titolare. La società bergamasca valuterà quindi le offerte purché non siano inferiori ai 25 milioni. Gli stessi incassati dalla Roma per il passaggio di Le Fèe al Sunderland. Il d.s. Ghisolfi sta valutando la fattibilità e per ora non ha mosso passi ufficiali. Intanto tiene in caldo le altre candidature “italiane” che portano a Lorenzo Lucca dell’Udinese e Nikola Krstovic del Lecce, entrambi classe 2000 e con una valutazione non distante da quella di Scamacca che però ha due pregi: conosce ambiente e allenatore.
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